08/09/07

Il Primo Rapporto sulle scuole italiane

Essendo una docente, non ho saputo resistere alla tentazione di pubblicare una notizia letta sul 1° numero, 1 settembre 2007 ANNO LIII della rivista "Scuola e Didattica", Editrice La Scuola

Tra l'altro, essendo una redattrice di questa rivista, ne approfitto per pubblicizzare il mio lavoro agli eventuali visitatori del blog che siano docenti di matematica e scienze. A pag. 64, si può reperire l'insieme delle 7 unità di apprendimento di scienze per la classe 1° media, che saranno pubblicate, a partire dal mese di ottobre, durante l'arco dell'intera annata.

Chiusa la parentesi pubblicitaria (non me ne vogliate!), ritorniamo all'argomento del post, riportando di seguito la notizia in versione integrale.

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Sono in Emilia Romagna le scuole migliori, e precisamente nella provincia di Forlì-Cesena, seguono la Lombardia, Marche, Piemonte, Friuli Venezia Giulia. Lo ha stabilito il Primo Rapporto (unico in 150 anni di vita della scuola italiana…) stilato a fine anno scolastico da “Tuttoscuola”, che ha analizzato tutti gli istituti italiani valutando i risultati scolastici degli alunni, i livelli di istruzione, la gestione del personale, la funzionalità di servizi ed edifici.

Le scuole della provincia romagnola- oltre a vantare i migliori risultati scolastici e un’ alta qualità dei livelli di istruzione- garantiscono anche una corretta gestione del personale, dotazioni didattiche e informatiche adeguate, politiche finanziarie virtuose degli Enti Locali. Più variegata e composita appare la situazione esaminando i dati delle diverse aree del Rapporto.

Cattive notizie, ad esempio, per Firenze, al 78° posto, dopo Teramo, Campobasso e Reggio Calabria: nella classifica generale delle Regioni, la Toscana si piazza solo quattordicesima, dopo l’ Abruzzo e prima del Molise. La Puglia risulta la Regione con la migliore dotazione informatica delle scuole mentre Crotone è la città con gli studenti delle primarie più bravi.

Secondo le prove dell’ INVALSI, gli alunni delle scuole del Sud ottengono migliori risultati nelle scuole primarie, invece quelli del Nord guidano la graduatoria d’eccellenza nella scuola secondaria; gli studenti del Nord-est sono i più bravi in Matematica. La graduatoria che emerge da questo Rapporto deriva da 152 indicatori dalle ultime rilevazioni ufficialo (MPI, ISTAT, Min. Interno, Ragioneria Generale dello Stato…): una base dati imponente, elaborata con rigore scientifico, da cui si ricava un’approfondita e inedita radiografia del sistema scolastico del nostro Paese. (Maurizio Landi)

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Fine! Potete anche consultare il seguente indirizzo per ulteriori approfondimenti.
Bene! Essendo io del mestiere, non esprimo volutamente alcuna considerazione lasciando a voi i commenti. Accomodatevi, dunque;)

9 commenti:

  1. Della Campania c'è notizia?? O fortunatamente non è un caso disperato ne un caso scuola d'eccellenza??
    Dai credo che sia così, non primi e non ultimi, o almeno spero :d

    è bello vedere che anche la scuola sta cominciando ad evolversi un po più velocemente rispetto al passato e queste analisi di valutazione e rapporto tra più scuole ne sono la conferma. Ottimo articolo :P

    Qua ci vuole un bel CIAUUUUZZZ hihihih

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  2. Mi chiedo a cosa servano queste "gare" ... e quale sia il rigore con cui è stato fatto questo rapporto. Non so, non mi sembra sia questo il senso. Nalla mia piccola esperienza, non si spiegherebbe come mai certi insegnanti (di solito i migliori) diano voti più bassi, formando meglio i proprio alunni e facendoli risultare in classifica in un gradino più basso ...

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  3. per Elena: capisco i due dubbi e le tue perplessità, cara Elena. Non sono al corrente delle modalità con cui sono stati rilevati idati. So che in altri paesi dell'unione europea esistono avanzati sistemi di evaluation...e sembra che i risultati siano migliori dei nostri, intesi in senso nazionale. Qui, da noi, come risaputo non esiste un sistema condiviso ed efficace di valutazione inteso sia come assesment (ovvero degli apprendimenti) sia di evaluation (ovvero di sistema scuola nel suo complesso).
    Forse non sarebbe male iniziare a mettere qualche paletto.
    Per quanto, riguarda il discorso dell'inegnante esigente....hai ragione. Spesso è così.

    Per Raffaele:speriamo che qualcosa si smuova davvero nel sistema scuola, ce n'è veramente bisogno. Ci sono indagini internazionali quali l'indagine P.I.S.A da cui ne usciamo fuori piuttosto malconci: 25esimi o 26esimi, non ricordo esattamente, su 30 paesi OCSE, in italiano, matematica, scienze e problem solving. Quadretto confortante, no?

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  4. yuppi!!!

    Adesso un piccolo quesito di logica-matematica:

    Date le ipotesi:
    1) L'Italia è l'ultimo chiodo della carrozza in Europa
    2) La mia cara Sicilia è l'ultimo chiodo della carrozza in Italia

    Dimostrare la tesi:
    La mia cara Sicilia è l'ultimo chiodo della carrozza in Europa.

    ahio! X_X
    ok... è meglio andare a dormire...

    Ciao annarita! a presto! ^_^

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  5. passo di fretta tra un test e l'altro...mi segno il tuo feed e tornerò a leggerti presto....

    saluti, kit.

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  6. Bene kit! torna quando vuoi. Sei il benvenuto:-)

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  7. Io credo che il problema sia da imputare,in parte, all'uso della lingua Italiana... definita da molti come la lingua più difficile da apprendere. E se perdiamo 5 anni di scuola elementare più altri 3 di medie soltanto per imparare a scrivere e parlare correttamente in italiano (io tutt'ora non ne sono capace) è logico che poi non riusciamo a focalizzare i nostri studi su materie molto più importanti e formative..

    Prendiamo per esempio l'Inghilterra, si parla la lingua inglese, semplice da apprendere (per chi non parla italiano) ed ha scuole di altissimo livello... una su tutte è la rinomata università di Oxford, ma anche in America non si scherza mica.

    Si è capito dal mio commento che odio la lingua italiana e che mi sarebbe piaciuto nascere inglese madrelingua?? :P

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  8. Si, Raffaele, si è capito perfettamente! :D
    A parte il fatto che in America le scuole buone costano un pacco di soldi, mentre in Italia solitamente succede l'inverso, cioè le scuole private sono in larga parte "diplomifici" mentre le scuole veramente formative sono quasi tutte statali... a parte questi "insignificanti" dettagli...
    conosco molto bene l'inglese e proprio per questo non capisco come fai a non apprezzare la potenza espressiva della nostra lingua! L'inglese è una lingua semplice grammaticalmente, ma non è espressiva, molto rigida e "quadrata" un po' come sono "quadrati" gli inglesi sempre in colonna e sempre a chiedere per favore e per cortesia "Please, can I ... ?"
    Non c'è storia... W l'Italiano!!! e se lo dice uno che pensa in Assembly è grave! :D

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  9. Bè, ragazzi, è un piacere leggervi. Per quanto riguarda l'italiano e il suo alto valore formativo concordo con Antonio;). E' una lingua che, se insegnata e appresa come si deve, plasma le strutture logiche. Lo dice una come me che ha studiato Fisica ( materia risaputamente non facile....)dopo aver frequentato un liceo classico, scelto per amore della lingua italiana e per l'area umanistica in generale. Forte di tale formazione, la tizia in questione ha affrontato bestie come analisi, geometria e fisica ecc...guarda un po'... dando la polvere ad altri compagni provenienti da studi di tipo scientifico, ad esempio. Mi si può dire che occorrerebbe fare un'indagine statistica sui grandi numeri prima di arrivare alle conclusioni, giusto! Ma intanto posso testimoniare su come la lingua italiana, con la quale me la cavo piuttosto bene, sia stata per me un aiuto fondamentale e continua tuttora ad esserlo.....
    A presto ragà...;)

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