19/12/07

La forza di un sorriso...la dolcezza dell'amicizia

Ho deciso di pubblicare due commenti al post precedente "Dedicato a Catia..." perché reputo riduttivo lasciarli confinati nel form dei commenti.

Il primo commento è di Gaetano Barbella, amico generoso che offre contributi frequenti ai miei due blog didattici.

Il secondo è di Sara Taricani, altra amica sensibile e generosa.

Colgo, infine, l'occasione per ringraziare tutti gli amici e i lettori che mi hanno offerto supporto morale con i loro commenti:).

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Dice Gaetano nel suo commento:

"Se non ci fossero buoni nocchieri di navi di "chi produce, lavora e rema", facendo riferimento al post precedente "Visti dall'America", a cosa potrebbe potrebbe servire il controvertirsi della conoscenza e dell'innovazione nel nostro bel paese, cose ravvisate decisamente in declino? A nulla!E chi sono i buoni nocchieri se non tutt'altre persone in contrapposizione a quelle che godono di ricchezze spropositate incapaci di voltarsi indietro per accorgersi di un'immensa moltitudine della miseria d'ogni genere?

Io credo che questi buoni nocchieri non sono pochi, ma non si possono vedere, perché molti di essi non si adoperano alla luce del sole, a differenza di quelli che amano i primi posti nelle "Sinagoghe", per dirla evangelicamente.

Ecco che l'amabile intervento di Annarita per la sua amica, che chiama poeticamente "piccola Catia", si configura come un atto sublime che sconfina dallo squallore umano. È uno dei tanti tesori posti in un cielo al riparo dai ladri e dalla corrosione del tempo che li vorrebbe far dimenticare. Ma essi sapranno, al giusto momento, far valere il loro valore aureo per far risorgere persino i morti.

Mi sovviene una storia di un vecchietto che comincia così:

"Un giovane medico si trovava in un lebbrosario in un’isola del Pacifico.Un incubo di orrore.Solo cadaveri ambulanti, disperazione, rabbia, piaghe e mutilazioni orrende.Eppure, in mezzo a tanta devastazione, un anziano malato conservava occhi sorprendentemente luminosi e sorridenti. Soffriva nel corpo, come i suoi infelici compagni, ma dimostrava attaccamento alla vita, non disperazione, e dolcezza nel trattare gli altri.

Incuriosito da quel vero miracolo di vita, nell’inferno del lebbrosario, il giovane medico volle cercarne la spiegazione: che cosa mai poteva dare tanta forza di vivere a quel vecchio così colpito dal male? Lo pedinò, discretamente. Scoprì che, immancabilmente, allo spuntar dell’alba, il vecchietto si trascinava al recinto che circondava il lebbrosario, e raggiungeva un posto ben preciso. Si metteva a sedere e aspettava.

Non era il sorgere del sole che aspettava. Né lo spettacolo dell’aurora del Pacifico. Aspettava fino a quando, dall’altra parte del recinto, spuntava una donna, anziana anche lei, con il volto coperto di rughe finissime, gli occhi pieni di dolcezza. La donna non parlava. Lanciava solo un messaggio silenzioso e discreto: un sorriso. Ma l’uomo si illuminava a quel sorriso e rispondeva con un altro sorriso. Il muto colloquio durava pochi istanti, poi il vecchietto si rialzava e trotterellava verso le baracche. Tutte le mattine. Una specie di comunione quotidiana. Il lebbroso, alimentato e fortificato da quel sorriso, poteva sopportare una nuova giornata e resistere fino al nuovo appuntamento con il sorriso di quel volto femminile.

Quando il giovane medico glielo chiese, il lebbroso gli disse: "E’ mia moglie!". E dopo un attimo di silenzio: "Prima che venissi qui, mi ha curato in segreto, con tutto ciò che riusciva a trovare.Uno stregone le aveva dato una pomata. Lei tutti i giorni me ne spalmava la faccia, salvo una piccola parte, sufficiente per apporvi le sue labbra per un bacio...Ma tutto è stato inutile. Allora mi hanno preso, mi hanno portato qui. Ma lei mi ha seguito. E quando ogni giorno la rivedo, solo da lei so che sono ancora vivo, solo per lei mi piace ancora vivere".

Certamente qualcuno ti ha sorriso stamattina, anche se tu non te ne sei accorto.Certamente qualcuno aspetta il tuo sorriso, oggi.
Gaetano

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Il commento di Sara:

E un adolescente disse: Parlaci dell’Amicizia.
E lui rispose dicendo: Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E’ la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l ’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell ’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall ’amico, non rattristatevi: la sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara dalla pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l ’amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore della morte?
Cercatelo nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell ’amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Kahlil Gibran

7 commenti:

  1. Ti auguro di cuore di trascorrere un sereno Natale..
    Il mio augurio x te lo trovi qui

    http://universofrattale.blogspot.com/2007/12/buon-natale.html

    A presto

    Snapshot83

    RispondiElimina
  2. @snapshot83: ti ringrazio di cuore e ricambio sinceramente l'augurio.

    Vado a leggere il tuo regalo...

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  3. Cara Annarita,
    ti ringrazio e ti abbraccio forte...

    RispondiElimina
  4. Più che commenti quelli di Gaetano sono dei veri e propri post ... sempre molto profondi e bellissimi.

    Per quanto riguarda Sara ... sai che non ho bisogno di aggiungere altro ;-)

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  5. Cristiano, siamo perfettamente d'accordo sia su Gaetano che su Sara;).

    Ma quanto sono fortunata io ad avere amici come voi?

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  6. Un nuovo giorno e nuove situazioni da vivere, spero che ti giunga anche il mio sorriso...Ti mando un caro e sentito abbraccio, sono qui a passeggiare tra i giardini delle tue parole e dei tuoi pensieri dove ritrovo il senso del mio andare avanti, l'importanza di un sorriso...l'importanza per le cose che contano come i sentimenti puri e semplici!
    Bacioni...

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