05/11/08

Obama E' Presidente

Cari lettori,

nel post di ieri, mentre era in corso l’exit poll per la più ambita carica presidenziale del mondo, non ho fatto mistero del mio tifo per Obama ed oggi sono molto felice che le mie speranze, insieme a quelle di milioni e milioni di individui nel mondo, siano state esaudite.

La vittoria di Obama rappresenta la possibilità che il sogno americano si concretizzi, superando il cinismo degli Usa. America e Usa sono due realtà coesistenti e antitetiche, sarà compito del neo presidente portare ad un loro superamento a favore della prima.

Buon lavoro, Presidente!

Riporto di seguito un breve articolo, del caro amico ed eccellente antropologo Piero Vereni, che rappresenta il mio pensiero più efficacemente di come avrei potuto esprimerlo direttamente io stessa.

Scrive Piero:

Ho appena ascoltato il discorso di Obama vincitore. Ora che è andata, posso dire di essere molto felice che abbia vinto lui. E' la vittoria dell'America sugli Stati Uniti, del sogno sul cinismo, della speranza sulla necessità.

Obama è un grandissimo retore, ha parlato per 17 minuti senza buttare un occhio agli appunti, come stesse improvvisando. E poi ha una qualità che non riesco a trovare in nessun politico italiano. Anzi, che nessun politico italiano prova mai a perseguire (a parte Veltroni e Bertinotti, con alterni risultati direi), vale a dire la capacità di commuovere i suoi interlocutori.

Ascoltando il discorso di Obama mi sono dovuto asciugare un paio di volte gli occhi. Da noi regna il cinismo, la voglia di sparlare dell'avversario più che di far sognare chi ascolta. Avete sentito le parole che Obama ha detto di McCain? E quelle dello sconfitto nei confronti del nuovo Presidente? Nessuno in Italia potrebbe mai proporre un simile rispetto per l'avversario. Ma forse è proprio questa la differenza tra noi e loro: sanno ancora sognare, sanno ancora crederci.

Per questo non ho mai capito gli antiamericani di professione, si perdono il pezzo migliore del genere umano (l'America) per paura di quello peggiore (gli Usa), e non riescono ad accettare che i due convivano nello stesso identico posto.

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E questo è un significativo commento al post di Piero:

Quando abbiamo superato delle prove apparentemente insuperabili; quando ci hanno detto che non eravamo pronti o che non dovevamo provare o che non potevamo, generazioni di americani hanno risposto con una semplice frase che riassume lo spirito di un popolo.

Sì, noi possiamo.

Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un paese.

Sì, noi possiamo.

È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia.

Sì, noi possiamo.

Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e i pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata.

Sì, noi possiamo.

È stato l'appello degli operai che si organizzavano in sindacati; delle donne che lottavano per il diritto di voto; di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera; e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada verso la Terra promessa.

Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza. Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità. Sì, noi possiamo guarire questa nazione. Sì, noi possiamo riparare questo mondo.

Sì, noi possiamo.

Barack Obama

15 commenti:

  1. Cara Annarita, grazie di nuovo della considerazione. Ero rimasto un po' in disparte dalle elezioni americane per diversi motivi, non ultimo un po' di scaramanzia. Ora che ha vinto sento che veramente possiamo sperare in qualcosa di grande. Ti segnalo inoltre un sintomo quasi sicuro della grandezza di Obama. GASPARRI del PdL (AN) ha detto che "con Obama Al Qaeda è più contenta". Se Gasparri ha detto questa cosa (e l'ha detta perché l'ho sentito alla radio) allora vuol dire che Obama sta dall'altra parte rispetto a Gasparri, e cioè dalla parte giusta. E io da quella parte voglio stare. Yes, we can, piero

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  2. Sono molto felice anch'io per questo suo successo.

    Una luce importante forse sul futuro del mondo.

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  3. Il sogno si è realizzato!

    Sono felicissima!

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  4. Gli Statunitensi hanno superato una barriera storica,speravo proprio che Obama vincesse!

    Ciao Annarita,buona serata.

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  5. Un grande cambiamento nel quale tutti riponiamo grandi speranze.

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  6. Sorellina carissima sono ultre felicissimo per te.
    Sono naturalmente contentissimo per la vittoria di Obama.
    Come hai letto nel mio blog mi sono limitato a esternare la gioia e le speranze per questo storico successo, e a stigmatizzare alcune reazioni del centrodestra italiano, le quali a livello internazionale contano meno del due di briscola.
    Condivido le tue considerazioni.
    VALE al cubo

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  7. grazie, cara prof, per avermi invitato a leggere il post. Ho apprezzato tutto compresa l'integrazione di Piero che mi è piaciuta molto. Forza Obama nella speranza che il vento americano possa aiutare anche il nostro paese. Ne abbiamo tanto bisogno. Ciao, annarita.
    Enzo

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  8. Cara Annarita, grazie per avermi invitato qui. Come ben sai, anch'io sono felicissimo per la vittoria di Obama. Il suo discorso è stato bello, commovente, però... però vuol dire: quanto di quello che ha detto durante il discorso e la lunga campagna elettorale sarà alla sua portata? Sia per sua relativa inesperienza, sia, a maggior ragione, per le pressioni che indubitabilmente eserciteranno le lobby (e cito solo le maggiori: quella dei militari, quella dei fabbricanti di armi, quella dei petrolieri, quella dei finanzieri d'assalto - ma meglio sarebbe dire d'accatto - e così via).
    Perciò, felicissimi sì, ma stiamo con i piedi puntati ben in terra e aspettiamolo alla prova del fuoco...
    Un abbraccio

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  9. Sì, Piero! Ripongo anch'io fiducia in Obama...yes, we can!

    Un abbraccio:)

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  10. Daniele, Stella, Sirio, michelangelo,
    siamo tutti felici della vittoria di Obama e fiduciosi in cambiamento positivo.

    Aspettiamo fiduciosi, ma con i piedi per terra.

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  11. Pier Luigi, ho letto come sai il post sul tuo blog...e sappiamo entrambi di pensarla allo stesso modo!
    Un abbraccio, fratellone!

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  12. Caro Enzo, speriamo che il vento "americano" possa levarsi forte e investire anche noi!

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  13. Mauro, comprendo e condivido i tuoi timori, ma adesso è il momento della speranza e della fiducia...il tempo ci darà le risposte.

    Salutoni
    annarita

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  14. Ciao Annarita, scusa per il commento tardivo ma ci tenevo a dire anche la mia su questo argomento.
    Sono anch'io tra quelli che pensano che la scelta fatta dagli americani porterà benefici a loro e, in parte, al resto del mondo.

    In questi giorni ho visto tanta, troppa, gente salire ipocritamente sul carro dei vincitori (come purtroppo spesso accade in queste occasioni) per dire "anch'io tifavo per lui" oppure "anche io mi sento come lui", non solo tra la classe politica ma anche tra TUTTI i manager delle aziende :(

    Tra i netizen ho notato un nettissimo sbilanciamento a favore di Obama, segno che il neo eletto presidente USA viene visto come innovatore (e dati alla mano lo è).
    E' diventato addirittura un caso di studio tra i guru del marketing (non a caso è stato eletto "uomo di marketing dell'anno") e negli atenei.

    Sono ottimista sul fatto che questo profondo cambiamento avverrà concretamente e nemmeno troppo in là nel tempo, nonostante le forti resistenze che non mancheranno.
    Evito di concludere il commento con lo slogan di Obama perché non voglio mettermi al livello degli ipocriti di cui sopra che ne hanno abusato.
    Roberto

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  15. Roberto, non devi scusarti perchè non c'è nulla di tardivo;).

    Ho letto e apprezzato il tuo commento. Concordo sui diversi passaggi.

    Grazie del tuo contributo.
    A presto:)

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