Cari amici e lettori,
vi segnalo "PRESTAMI UNA VITA", romanzo di Gianni Zanata. Riporto di seguito l'introduzione della bellissima presentazione, che potete leggere sul blog "...Cos'ì è se mi pare".
Il libro.
Quante vite ci occorrono per imparare dai nostri errori? O, se preferite, quanti errori ci vogliono per imparare a vivere? Duilio Settembrini, inquieto musicista di una rock-band in crisi di identità, spende buona parte della propria, di vita, nel tentativo di attribuirle un senso, un ordine soddisfacente, di colmare il vuoto dal quale si sente avvolto. Con esiti risibili, peraltro. Vita disordinata la sua, irrimediabilmente e non in senso metaforico, quantomeno non solo.
L’appartamento che divide con Teresa, che, tanto per essere chiari fin da subito, è lesbica e intrattiene con il suo coinquilino una profonda ma bizzosa amicizia, ne è lo specchio fedele.
Trovare qualsiasi cosa là dentro corrisponde a una scommessa dall’esito scontato come una puntata al gioco delle tre carte. L’ultimo litigio tra i due si consuma a causa di un vinile di Neil Young, resosi improvvisamente e ostinatamente irreperibile. La porta quel giorno sbatté violenta alle spalle di Teresa. Solo, la testa persa dietro a ricordi lontani, nel caldo afoso di un pomeriggio di inizio estate, Duilio udì squillare il telefono. Uno sconosciuto, dall’altro capo, bussò alla sua vita: ne aveva una seconda da offrirgli in prestito. Questo romanzo colpisce e rapisce per le sorprendenti capacità narrative evidenziate da Zanata. Arguzia e ironia, sapientemente dosate, condiscono una storia che appassiona.
L’autore: Gianni Zanata è nato a Cagliari, classe millenovecentosessantadue. Giornalista professionista, scrittore perseguitato dai dubbi, chitarrista appassionato di blues. Gli esordi musicali risalgono alla fine degli anni settanta in piccole e sconosciute rock band. Le prime esperienze lavorative agli inizi degli anni ottanta a Radio Alter e Radio Studio 96. Quindi la tv: notiziari, reportage, inchieste, documentari, rubriche di spettacoli, cultura e musica. Prestami una vita è il suo primo romanzo.
Vai a leggere il post originale.
Naturalmente, la cosa più intelligente che possiate fare, dopo aver letto la recensione, è di acquistare e leggere il libro come farò io stessa!;)
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Naturalmente, la cosa più intelligente che possiate fare, dopo aver letto la recensione, è di acquistare e leggere il libro come farò io stessa!;)
in effetti sembra un libro che merita di essere letto.:-)
RispondiEliminaGrazie mille!
RispondiEliminaSpero che il libro sia all'altezza della presentazione...
Buonfinesettimana!
www.giannizanata.it
@Gianni Zanata: io lo credo e comunque ti saprò dire appena lo avrò letto.
RispondiEliminaIn bocca a lupo e crepi!!!
@Araba: sono d'accordo, mia cara!!!
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, Annarita. Sembra interessante! Penso proprio di acquistarlo.
RispondiEliminaUn abbraccio
Daniela
Daniela, ci conto! Poi ci confronteremo, dopo la lettura.
RispondiEliminaRicambio l'abbraccio:)
Interessantissimo!!! Ho visitato anche il sito di Gianni Zanata, al quale auguro in bocca al lupo.
RispondiEliminaRoby
@Roby: ovviamente, sono d'accordo con te!;)
RispondiEliminaGrazie sorellina.
RispondiEliminaSo di essere in pieno conflitto d' interessi, ma credo che a un padre orgoglioso dei suoi figli, siano essi giornalisti-scrittori, filosofi-compositori, contabili, organizzatori di convegni, si possa perdonare anche il conflitto d' interessi.
Vale
PL
@Pier Luigi: si può, fratellone, si può;)
RispondiEliminabaciotti
annarita
Con una presentazione così, non si può far altro che leggerlo...
RispondiEliminaBuon fine settimana ;)
Anch'io sono interessata al libro. Ciao annarita.
RispondiElimina@pino amoruso: concordo!;)
RispondiEliminaBuona fine settimana anche a te:)
@stella: ne sono contenta:). Ciao, Stella
Cara Annarita, vedo che il tuo legame con i sardi è forte, non posso che esserne orgogliosa.
RispondiEliminaGrazie per la dritta.
Un abbraccionen e tanti auguri al nostro bravo Gianni per la sua pubblicazione.
Io invece ho trovato un tuo commento che mi aveva colpito sul blog di Ninfa, ma non ho invece capito perché ti interessa questo volume. Alla fine è un romanzo come un altro...
RispondiEliminaSpero di essere alla presentazione del libro.
RispondiEliminaNon ho potuto ancora leggerlo ma ci tengo a sottolineare che se il figlio di Pier ha lo stesso talento del padre questo libro è da comprare a mani basse!!!
Ciao
Daniele
"Cara Annarita, vedo che il tuo legame con i sardi è forte, non posso che esserne orgogliosa."
RispondiEliminaSì, è proprio così!:)
Ricambio l'abbraccio, carissima, e mi unisco a te nell'augurare successo al libro di Gianni!:)
Insubria Critica ha detto...
RispondiEliminaIo invece ho trovato un tuo commento che mi aveva colpito sul blog di Ninfa, ma non ho invece capito perché ti interessa questo volume. Alla fine è un romanzo come un altro...
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Evidentemente non hai letto la presentazione che ho segnalato...
Daniele carissimo, come al solito, sai centrare le questioni...
RispondiEliminaUn abbraccio
annarita:)
Cara Annarita, la tua segnalazione mi è sembrata interessante e, sono curiosa... lo cercherò in libreria.
RispondiEliminaUn abbraccio e a presto!
Ciao, Anna. Ne sono contenta.
RispondiEliminaUn caro saluto e a presto;)
Buona lettura a tutti, allora. E buona vita. (troverò il libro di Pier Luigi e sarà comunque una bella avventura)
RispondiEliminaMi manca il Libro da leggere, ma il contenuto sarà una avventura da affrontare comodamente seduti nei nostri divani, che ci regalerà istanti intensi di emozioni, tali da fermare il trascorrere del tempo nelle nostre meridiane.
RispondiEliminaTi ringrazierò per avermi concesso questa osmosi di letteratura e per avermi dato il piacere di regalare un Libro che veicolerà il Tuo sentire.
nicola.
Mario, il libro è di Gianni Zanata. Pier Luigi è il padre di Gianni, un ottimo giornalista che ne ha curato la presentazione sul suo blog.
RispondiEliminaGrazie dell'interessamento e buona vita anche a te;)
Nicola, che carino che sei...
RispondiEliminaAllora leggi il libro e dopo torna a ringraziarmi;)
A presto.
annarita:)
Sono in trepidante attesa di poter leggere il Libro, certo di ritrovarci interessantissime emozioni,letta la Tua recensione ha confermato la mia ipotesi sui contenuti, non sul piano della narrazione ma sulle emozioni che possono scaturire dalla lettura dell'opera.
RispondiEliminaCiò che mi consente di scrivere su questo blog, è la conoscenza che ho di Gianni, fantasioso chitarrista.....e che dopo un suo Si# min7° ho il privilegio di sapere il seguito dell'armonia da Lui impostata.
Certamente comunque tornerò,su questo blog, dopo la lettura per ringraziarTi:)
Nicola, sei molto gentile:). Le tue visite saranno sempre gradite:)
RispondiEliminaA presto!
annarita
Ciao, ho letto il romanzo, praticamente l'ho divorato; il suo ritmo incalzante mi ha rapito e, come in un una dimensione spazio-temporale a mè sconosciuta, mi sono immerso nella lettura e da questa, come in preda ad una sorta di ipnosi letteraria, ho vissuto sensazioni che spaziavano, in modo repentino, dalla tenerezza al cinismo e tra queste ultime una serie di emozioni ricche di sfumature, che sinceramente non sono all'altezza di descrivere, ma che mi hanno riportato alla memoria, le modalità di intendere la musica di Miles Davis, che suonando sopra un tappeto armonico, era usuale alternare fraseggi dai colori caldi e teneri, oserei anche commoventi, a frasi musicali dure e scabrose che sfioravano le dissonanze, come dei pugni sullo stomaco che, totalmente inaspettati, arrivano con determinazione al bersaglio sconquassando il lettore.
RispondiEliminaIn pratica credo che l'Autore dell'opera ci abbia dimostrato, scientemente o meno, ma con grande capacità, che la tecnica
jazzistica la si può applicare anche alla letteratura e questo fà di Lui un Grande anche in considerazione del fatto che "Prestami una vita" è la Sua prima opera pubblicata.
In ultimo, ma non di importanza minore, il racconto rispecchia la realtà e l'inquitudine della "X Generation",come viene identificata oltre oceano, quella in cui tanti di noi, che sono stati ragazzi negli anni settanta, o giù di lì, hanno conosciuto i primi tetra pack piramidali del latte o giocavano con Ercolino sempre in piedi, e si sono quindi identificati con i vari personaggi, che Gianni ci ha fatto conoscere.
Ringrazio Gianni per avermi regalato un'ora, che resterà eterna di buona lettura.
Con affetto nicola.
Caro nicola, grazie della testimonianza! Io non l'ho ancora letto. Troppo da fare in questo periodo, ma sarà il primo libro che leggerò. E' lì che mi aspetta invitante.
RispondiEliminaA presto
annarita