NOTTE
Immagine presa dalla Rete
Notteche raccogli
il saluto del Giorno
e incedi lieve
nella tua nera dimora.
Pietosa signora
doni ali ai pensieri.
Offri asilo ai desideri
che vagano stranieri.
Ti struggi
sul mondo che riposa
mentre qualcuno non dorme
nella soffitta silenziosa.
Solitario egli osserva
il firmamento intorno
quasi a lenire
l'inquietudine dolorosa.
Non ti assopire.
Resisti alla lusinga di Morfeo.
Mira la stella amica.
Placa l'indomito sentire.
Artista non ti assopire.
Lavora la nuda tela.
Completa l'opera.
Sei prigioniero del tempo.
Poeta non dormire.
Libera i pensieri
e fissali nei versi
quali ostaggi dell'Eternità
Notte
che smetti l'austera veste
e ti congiungi al Giorno
perpetuando il rito antico.
Una vera e propria ode alla notte, così diversa dal giorno, così magica e per certi versi assoluta...
RispondiEliminaEd io ti ringrazio della dedica giacché il tuo componimento ha fatto conoscere persone che dal calare della notte e dal suo proseguire fino al nascere del nuovo giorno, ricevono benefici doni per le loro ispirazioni e i loro desideri.
RispondiEliminaStruggente e romantica poesia, Annarita.
RispondiEliminaTi avverto rilassata.
Un altro dono, un altro momento di fresca riflessione nella calura che ci circonda...
RispondiEliminaNotte,
nuovi occhi per apingersi oltre il visibile.
Notte,
nuovi linguaggi per aprirsi alla scoperta dell'alterità.
Notte,
nuove dimensioni per superare lo stereotipo della luce diurna...
Consiglio a tutti la lettura di un piccolo libro "In una notte di temporale"
Autore Kimura Yuichi
Editrice Salani
Una tenera fiaba che propone la Notte per aprirsi a nuove prospettive... Si può uscire dallo stereotipo? Esiste la possibilità di aprirsi a una relazione diversa?
...di Notte si può....
Un abbraccio "notturno"
france
Cara Annarita, la tua poesia mi ha fatto riflettere sull' eternità ( rito antico)e il mistero della notte, sulla visione e percezione"diversa" che si ha in una illuminazione ( perchè in fondo la notte non è mai "buio pesto")soft.
RispondiEliminaSono poi venuta a commentare ed ho trovato i consigli di France i cui pensieri mi hanno molto colpita.....Notte,
nuove dimensioni per superare lo stereotipo della luce diurna...
questo verso era in sintonia con quello che la tua poesia mi aveva evocato.
Ciao e ......buona domenica.
Siamo è vero prigionieri del tempo, eppur, da prigionieri navighiamo tra le stelle, nostre compagne di viaggio, a loro affidiamo i nostri pensieri della notte sperando che l'eternità del loro tempo li conservi.
RispondiEliminaPS
Parole le tue, che perforano la mente per poi fissarsi dolcemente all'unica ancora che il cielo ci mette a disposizione, che è la nostra anima, che palpita, vivendo felice perchè è l'unica a non essere prigioniera di nessun tempo e solo con lei riusciamo a ragionare e ad abbracciare l'immenso è l'eterno segreto dell'universo. Un anima sognante valica i secoli e come in una favola il tempo si ferma, dove anche il pensiero umano viene ridotto dalla meravigliosa poesia dell'anima.
La signora è garbata notte tutto questo ci offre e ogni nostro pensiero nel suo silenzio volerà e son sicura che allora si fermerà solo quando la sua stella troverà
Buona Domenica e grazie, versi i tuoi che ho letto ieri sera, e che fuori al balcone questa notte mi hanno tenuta compagnia, mentre guardavo la luna che piano, piano si curvava,per cedere il passo al sole.
Abbraccione.
Annarita, il “solitario” non può essere che “lui” e allora Morfeo nulla può.
RispondiEliminaGeometra tu sai
dell’alba sua, l’aurora,
l’argentea là si spinge
a quadrar l’amato suo sposo.
Gaetano
Dolce è questo sentire la magia che si sprigiona dalle tue poesie, ogni tuo verso racchiude una formula magica per aprire tante poticine nell'animo di chi legge...e io non posso rimanere indifferente davanti a queste parole:
RispondiElimina"Artista non ti assopire.
Lavora la nuda tela.
Completa l'opera.
Sei prigioniero del tempo".
Ciao Carissima...
Che bella la notte, ha tutto un fascino misterioso...
RispondiEliminaho sempre pensato che durante la notte tutto sia possibile.
Ciao Annarita, un saluto da una nottambula!
Sì, Pia, la notte è magica...
RispondiEliminaAldo, la notte offre regali impensato per quanti la sanno vivere bene...
RispondiEliminaStella, non mi lamento;)
RispondiEliminaConcordo, France, con le tue considerazioni sulla notte.
RispondiEliminaTi ringrazio molto per la segnalazione del libro di Kimura Yuichi.
Bacione
Ne sono felice, Teo. Buon inizio di settimana.
RispondiEliminabaci
rosy, ti ringrazio del commento significativo che ho letto con molto interesse.
RispondiEliminaUn abbraccione...e goditi i nipotini:)
Gaetano, un sorriso e un abbraccio per il tuo acuto apporto:)
RispondiEliminaCiao Miriam carissima, sono felice di essere così in sintonia con il tuo sentire...
RispondiEliminaJanas, ricambio felice di aver trovato una compagna di...notte!
RispondiEliminaAnnarita,
RispondiEliminala tua dedica è già pensiero delicato del tempo oltre il tramonto, oltre il dì che riempie di cose la mente e la occupa. Abbiamo, in queste ore, il sentire più lucido e riservato, quello più profondo o solo l'abbandono. La tua è una lirica che si fa bella con le rime e con la naturalezza. Offre il piacere di farsi leggere con tenerezza ed una solennità arcaica.
E' molto bella, come tanti altri versi tuoi. Una piccola malinconia me la rende preziosa. Come di un bacio nel ricordo.
Ti abbraccio.
Bacio.
Sabina
Danis
Sabina, ogni tuo commento mi riempie di meraviglia perché mi fa scoprire dimensioni particolari nei miei stessi versi, impreziosendoli.
RispondiEliminaGrazie cara, per questo tuo modo di essere e di esprimerti.
Ti abbraccio con affetto.
annarita
Nella magica quiete della notte si sprigionano creatività e sentimenti. Ogni cosa sembra assumere un fascino diverso.
RispondiEliminaCiao, Annarita, a presto!
Cara Annarita,grazie della mail.Ci sentiremo più avanti.
RispondiEliminaImmagino che le notti d'estate che ammiri al mare ti abbiano ispirato questa delicata poesia sulla notte.
Per me la poesia è andare fuori rotta, trovare strade e percorsi sonori che mi facciano scoprire, non solo descrivere, la realtà e ciò che dietro di essa si nasconde.
Un abbraccio.
Il fascino della magica notte...Vero, skip!
RispondiEliminaCara filo, ci sentiremo di sicuro più avanti. Intanto benvenuta in questo angolo di web.
RispondiEliminaLe notti qui al mare sono particolarmente suggestive e ispiratrici. Hai visto giusto:)
Interessante il tuo modo personale di intendere la poesia:)
Un caro saluto.
annarita
Io adoro la notte... è il momento più bello della giornata... E le tue parole le rendono davvero onore...
RispondiEliminaGrazie, Veggie. Passerò presto da te.:)
RispondiEliminaCome sempre componimenti di rara bellezza. Chiedero' ad Arsenio Lupin di rubare la tua ''Notte''.
RispondiEliminaBuonanotte
Vale
Grazie dell'apprezzamento, Pier.
RispondiEliminaArsenio Lupin è un ladro gentiluomo che apprezza la poesia, ergo la mia "Notte" sarà in buone mani;)
Baci
annarita
Arsenio Lupin ha rubato la tua ''Notte'' e l' ha esposta in http://utilizerapagain.blogspot.com insieme a ''Giorno'' di un certo plz.
RispondiEliminaFelice e radioso giorno
Vale
Un ben ritrovato, al blog e alla bella Annarita che lo gestisce con tanta cura e passione.
RispondiEliminaUn bacione.
Cara rosy, bentornata:)
RispondiEliminaMi sei mancata molto.
Un abbraccione.
annarita:)
Guarda Annarita cosa ho trovato stasera leggendo Calvino...una citazione di Leopardi...
RispondiElimina"le parole notte, notturno ecc...sono poeticissime, perchè la notte onfondeno gli oggetti, l'animo non ne concepisce che un'immagine vaga, indistinta, incompleta, sia di essa che di quanto essa contiene" dallo Zibaldone 28 settembre 1821.
Non ho potuto fare a meno di pensare a te e di condividere questo.
Buona Notte!
Cara France, ti ringrazio di aver condiviso la citazione del sublime Leopardi. Che il "Grande" amasse la notte non è un mistero. Come non ricordare lo splendido "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia"?
RispondiEliminaLo conosco a memoria. Tra la fine del 1829 ed i primi mesi del 1830, Leopardi compose "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" traendo ispirazione dalla lettura del Voyage d'Orenbourg à Boukhara fait en 1820 del barone russo Meyendorff (cfr. Zibaldone, 4399, in data 2 ottobre 1828), nel quale si narrava di come certi pastori dell'Asia centrale, appartenenti alla popolazione Kirghisa, fossero soliti intonare lunghe e dolci nenie rivolgendosi alla luna piena.
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita
La vita del pastore.
Sorge in sul primo albore;
Move la greggia oltre pel campo, e vede
Greggi, fontane ed erbe;
Poi stanco si riposa in su la sera:
Altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale
Al pastor la sua vita,
La vostra vita a voi? dimmi: ove tende
Questo vagar mio breve,
Il tuo corso immortale?
Più leggo la tua "Notte" e più resto pensosa.Ogni tua parola, è un velo che togli al vestito nero della notte, e la consegni tra le braccia del giorno vestita dei pensieri lucenti del poeta.
RispondiEliminaCiao e buona serata.
Avere "pensieri" in crescendo nel ritornare a leggere una poesia o un brano di prosa, è tipico delle menti che hanno spessore e sanno andare in profondità, mia cara e dolce rosy.
RispondiEliminaE questo, per quanto ti riguarda, non mi meraviglia affatto.
Buona serata anche a te e un bacione.
Ma è bellissima!
RispondiEliminaGrazie, Nemesis!
RispondiEliminaUn salutone:)
annarita