05/01/10
Il Sapore Della Neve
Il sapore della neve
Candore
di lievi
arabeschi
intorno.
Pigola
il passero
sull'arido
ramo.
Ho voglia
di sentire
il sapore
della neve.
Lasciatemi
nel silenzio
del mio
cantuccio
a ritrovare
il ricordo
della favola
antica.
___________
Leggete le mie poesie
Ti invito a promuovere, condividere, segnalare questo articolo, se lo hai apprezzato.
Semplice, basta cliccare sui bottoni social.
E se ancora non l'hai fatto, puoi sottoscriverti ai feed
per essere sempre aggiornato/a, se lo desideri.
Grazie.
Etichette:
poesie
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
La foto è veramente pittoresca... da cartolina natalizia... A me, però, la neve piace solo in fotografia, appunto... Perchè quando scende sul serio dà un sacco di disagi... Sì, lo so, sulla neve non ho l'animo tanto poetico, io... ^^"
RispondiEliminaLa neve è solo un "medium", Veggie:)
RispondiEliminaHai saputo ricamare con le tue parole la suggestiva atmosfera.
RispondiEliminaDelicata e raffinata poesia intrisa d'amore per la natura.
Bravissima!
Un affettuoso abbraccio.
annamaria
Che ponderosa levità.
RispondiEliminaDal mio balcone, invece, solo leggermente meno bianco. Ora arriva la pioggia.
L'arzigogolo del cancello è una chiave musicale.
Al di sotto, si stendono le note,
gocce calde che segnano il bianco tappeto.
Una poesia dolce e malinconica, un'immagine bellissima. Dalle mie parti la neve è una vera rarità, un sogno quasi irrealizzabile. Un salutone, Fabio
RispondiEliminaCiao ,confesso di essere passata nell'altro tuo blog ,ma di essere letteralmente fuggita al solo leggere la parola matematica :)))))
RispondiEliminaBrutti ricordi scolastici .
Che magia la neve ......e bello l'haiku ....è un haiku vero ????
Grazie del passaggio e dei complimenti ,il video è il ritratto di un uomo a cui sono molto legata
una persona speciale :)
buona serata
kicca
ps quasi dimenticavo ....complimenti a te per i tuoi blog .
Grande Annarita, un bellissimo arabesco!
RispondiEliminaChe incanto quest'immagine,che prende vita dal dolcissimo e delicato sottofondo delle tue parole e rendono questo post
RispondiEliminadi una bellezza unica.
Grazie, per averci regalato un pò di te e tanta magica emozione.
Sei davvero un tesoro.
bacione.
Si, la neve, e la quiete che trasporta. Quando cade lenta e insonora e sembra che tutto sia silente. Ci si immerge in un mondo d'ovatta fredda.
RispondiEliminaE' proprio bella la neve, val la pena di mettersi a spalare dopo che è caduta. E' il prezzo del biglietto per uno spettacolo naturale che dura poche ore.
Un abbraccio
Elena
Molto dolce l'atmosfera ispirata dai tuoi versi. Una giusta cornice alla foto proposta. Ma quanta neve è scesa???
RispondiEliminaQui da me solo nevischio
Delicatissimi i tuoi versi...come sempre. Ben commentano la bella immagine....peccato che a me la neve non piaccia!
RispondiEliminaBrava Annarita!
Dimenticavo Annarita: qui la neve, quando ero bambina, si mangiava col vincotto di fichi. Una bontà senza eguali. I tuoi versi mi hanno fatto ritornare in mente "quel sapore" dolce, fresco, lontano...che sa di infanzia.
RispondiEliminaTenera, dolce, solitaria e emozionante.
RispondiEliminaBella visione Annarita. Complimenti!
Un abbraccio
Rosalba
Devo fare una correzione ,non avevo visto che i versi continuavano .... è una bella poesia :)
RispondiEliminasono distratta ...ahahahahahahah
Ri ciao ^__^
Cara Annarita, colgo nei tuoi versi la descrizione di un paesaggio interiore, l'espressione di un intimo e intenso desiderio di raccoglimento e quiete,lontano dai rumori del mondo, evocato dalle immagini del paesaggio innevato che ti circonda.Un bisogno di solitudine anche,come il passero solitario che pigola, per ascoltare meglio le voci che provengono da dentro, dai ricordi. Il candore della neve nasconde le forme consuete delle cose e sottraendole alla quotidianità,le riporta a una condizione di purezza e meraviglia che è l'aspirazione umana , velata di nostalgia, di ritrovare l'universo fiabesco, incantato e incontaminato dell'infanzia.
RispondiEliminaIl richiamo a Ungaretti di "Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade" in quel tuo "ho voglia" e "lasciatemi" è una efficace reinterpretazione che accomuna lo stato d'animo meditativo delle due poesie.
Ciao, a presto.
A me invece la neve piace e non mi meraviglio che l'evento inaspettato ti abbia ispirato questi versi che ben si accompagnano alla foto pubblicata.
RispondiEliminaComplimenti, prof. e buona befana.
Enzo
Annarita,
RispondiEliminacolgo la bella descrizione del tuo vivere il paesaggio, intrecciato allo stato d'animo che è volto all'abbandono. Una osservazione attenta, uno sguardo quasi sorpreso, la licenza di non far nulla che la nevicata offre.
Una favola, appunto, e come tale un sentire che riporta alle gioie infantili.La foto è estensione dei versi,come avessi voluto usare anche una forma espressiva più incisiva.Il SAPORE è coinvolgimento e ricerca che ti fa essere deliziosamente spontanea.
Brava.
Sabina
Beh anche se non è tecnicamente un haiku, però ha il senso e la levità dell'haiku.
RispondiEliminaAnnamaria, hai saputo cogliere l'amore profondo che ho per la natura...
RispondiEliminaUn abbraccio
Pa, l'arzigogolo del cancello è sicuramente una chiave. Non lo so se musicale con tutto ciò che segue nel tuo commento, ma è sicuramnete una metafora...
RispondiEliminaBacio
annarita
Fabio, Bentornato, amicone!
RispondiEliminaUn salutone a te e buona ripresa;)
Benvenuta, kicca! Questa benedetta matematica, così odiata! Ma che cosa vi hanno fatto a scuola???
RispondiEliminaInvece di scappare, ripassa...chissà che non cominci a vedere questa meravigliosa disciplina, come è successo ad altri, con occhi diversi?
E poi c'è anche il blog di Scienze, in alternativa. Ti piaceranno, almeno le scienze, oppure no???
Come hai corretto nel tuo secondo commento, non si tratta di un haiku.
Spero di leggerti ancora.
Un salutone epifanico.
annarita
è sempre lei la neve candida con il suo silenzio che ci stupisce e ci ammanta...dolci e malinconici, i tuoi versi ...belli
RispondiEliminaelisa
Io credo che dipenda dalla logica ,anche da un prof severissimo ,ma la logica per una sognatrice romantica amante delle emozioni non è l'ideale...ovviamente scherzo :)
RispondiEliminaSai cosa mi piace ???
La musica ,la poesia ,i maschi ...beh le scienze non sono da scartare comunque ;)
Buona epifania e complimenti per questo tuo grande impegno ....tre blog non sono uno scherzo .
a presto
kicca
Bella e delicata, davvero, Annarita!
RispondiEliminaVedo che qualcuno sopra ha richiamato gli haiku; come ben sai, io sono un "cultore" della materia... ;-) e perciò eccone qui uno fresco fresco, e in tema! :-)
Neve a Lugo
Romagna solatia
sembra Stoccolma...
Baci!
Cara Annarita,
RispondiEliminati ho seguita passo passo nel tuo itinerario poetico che ci hai offerto in questo fine anno.
In occasione del trascorso Natale sei ricorsa ai due fiocchi di neve della cartolina augurale e poi hai presentato la poesia "Come cristalli di neve" dedicandola a Rosaria di Caserta. E mi è parso come un primo tuo apparire con un cristallino manto imbiancato al raggio di luna:
"Luccicano lacrime / sulle tenere gote / come cristalli di neve / al raggio di luna." fa la prima strofa.
Nell’ultima è come se raccogliessi in una sacra coppa le tue lacrime cristalline simili a petali di una "Fragile Rosa". E soggiungi: "continua a sognare.
/ Forse un giorno / sarà Natale." confidando nella speranza. Quasi ad emulare l'itinerario della sacra coppa del Graal del sangue di Gesù, dalla Palestina fino a noi. Ed ora provo a disporre successivi legami come a formare una rete.
La speranza la intravedi ingigantita attraverso il concorso di poesia "Ermes", ma non è un tuo intento personale legato alla tua "Fragile Rosa", la tua interiorità estremamente bisognosa di raccoglimento nel "sogno". É la sorte che dispone i fatti che vorresti sondare ma non ti è dato di sapere. Forse "Ermes", attraverso le stelle di neve a sei punte, lo potrebbe...
Di volata arriva il tuo ultimo componimento poetico di una diafana levità che ti porta a chiedere, anzi a implorare:
Ho voglia
di sentire
il sapore
della neve.
Lasciatemi
nel silenzio
del mio
cantuccio
a ritrovare
il ricordo
della favola
antica.
Parrebbe a questo punto come ha detto Filo col suo commento:
«Cara Annarita, colgo nei tuoi versi la descrizione di un paesaggio interiore, l'espressione di un intimo e intenso desiderio di raccoglimento e quiete, lontano dai rumori del mondo, evocato dalle immagini del paesaggio innevato che ti circonda. Un bisogno di solitudine anche, come il passero solitario che pigola, per ascoltare meglio le voci che provengono da dentro, dai ricordi. Il candore della neve nasconde le forme consuete delle cose e sottraendole alla quotidianità, le riporta a una condizione di purezza e meraviglia che è l'aspirazione umana, velata di nostalgia, di ritrovare l'universo fiabesco, incantato e incontaminato dell'infanzia.
Il richiamo a Ungaretti di "Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade" in quel tuo "ho voglia" e "lasciatemi" è una efficace reinterpretazione che accomuna lo stato d'animo meditativo delle due poesie...»
Ma il tuo rincantucciarti d'incanto è come se mi si presentasse velato, come adombrato da un tuo emblematico messaggio augurale in occasione della festa dell'Epifania che è apoteosi della luce, speranza che si avvera:
da annarita ruberto
a concorso-ermes
data 05 gennaio 2010 19.01
oggetto buona epifania
Buona Epifania a chi crede e chi non crede.
Un abbraccio
annarita
E così ad un tratto mi è parso di vederti in bilico fra la poetica incoraggiante e luminosa del giovane Alfio Petralia morto a 23 anni e la poetica "crepuscolare" di un altro giovane poeta famoso, Sergio Corazzini, morto a soli 21 anni di etisia.
Corazzini un poeta che non aveva emozioni particolari da cantare se non la vaga malinconia. Ed è come se "Il sonetto della neve" di questo poeta ti aprisse le braccia col suo «orto sopito di melanconia / nella tetra dolcezza della neve.»:
Ma Alfio Petralia, al quale è stato dedicato il concorso poesia, è più forte di Corazzini. Egli se pur nell'incertezza della vita, è forte in sé stesso e lo afferma con la conclusione della poesia "Confusione, ma vita":
«...E mentre la mia vita mi abbandona/ un dolce suono mi consola e accompagna: / l'ultimo, l'unico regalo che mi ha concesso / la Natura prima di resuscitarmi nuovamente! // Sono vivo, ora, ancora, per sempre!».
Calorosi abbracci,
Gaetano
A volte bastano parole per cogliere l' attimo di bellezza interiore ed esteriore.
RispondiEliminaPS poetico e dotto il commento di Gaetano e Kikka è piacevolmente fresca con l' esposizione dei suoi gusti.
Buon lavoro Annarita.
Ungarettiano o haiku con un verso in più, molto bello questo sonetto per la descrizione della neve per "interposta figura", candidi arabeschi innevati appunto.
RispondiEliminaCiao, Stella. Sono felice che gli arabeschi abbiano colpito il tuo immaginario.
RispondiEliminaRosaria, il tesoro sei tu ad aver percepito bellezza e dolcezza.
RispondiEliminaUn abbraccio
Elena, anch'io trovo magica la neve, nonostante i disagi che può provocare. C'è anche chi non la ama. Ad ognuno i suoi gusti.
RispondiEliminaAngelita, nel momento in cui ho scattato la foto, c'erano 10/15 centimetri di neve.
RispondiEliminaBaci
Sere, come asserito in precedenza, c'è a chi la neve piace e a chi no.
RispondiEliminaPerò ricordi il buon sapore della neve condita con il vincotto, eh?
Ne conosco il sapore, anch'io...
Grazie, Rosalba. Sono felice che questi brevi versi ti abbiano comunicato qualcosa.
RispondiEliminaUn abbraccio
annarita
Cara Fiorella, hai colto e descritto bene il mio desiderio di quiete e di raccoglimento interiore, legato a quel particolare momento.
RispondiEliminaGrazie dell'apprezzamento.
annarita
Enzì, non so perché, ma immaginavo che la neve ti piacesse.
RispondiEliminaGrazie dell'augurio, che ricambio ad Epifania trascorsa.
Un bacione
annarita...
Sabi, grazie di avere colto la spontaneità. E' un immenso piacere sentirtelo asserire.
RispondiEliminaUn abbraccioe.
annarita
Grazie, Enri. E' un piacere "vederti" da queste parti.
RispondiEliminaElisa, anche tu presa dal fascino della neve...
RispondiEliminaUn salutone.
annarita
Ecco, brava Kicca! La logica non tarpa le ali alle emozioni. Io sono un fisico che insegna matematica e scienze, ma vivo di emozioni...
RispondiEliminaNon trovare scuse, dai!
Mauro, grande! Lo so che sei maestro di haiku...e non solo.
RispondiEliminaRimani sempre il mio matematico preferito.
Abbraccione.
annarita
Gaetano, cosa dire del tuo commento? Hai colto nel segno come sempre.
RispondiEliminaIn particolare, la forza della vita e della speranza, alla fine, emergono prepotenti.
Un abbraccio
annarita
Già, Teo...
RispondiEliminaGaetano non si smentisce e Kicca è una nuova, simpatica e frizzante amica.
Un salutone.
Palmy, detto da te, che non sei di gusti facili, è veramente gratificante...grazie.
RispondiEliminaBellissima Annarita!
RispondiEliminaMi ricorda lo stile di Ungaretti!
Le nostre emozioni che si ibridano fino a fondersi con gli spettacoli della natura.
La neve cristallina che ci riporta, come d'incanto struggenti ricordi.
Un rapporto volutamente solitario con il tutto!
Complimenti!
Un bacio!
Questi versi trasmettono serenità. Gli arabeschi , disegnati lievemente dalla neve, rafforzano la sensazione di incanto e quiete del paesaggio innevato. Lo scrigno di neve cela la vita che tornerà a sbocciare, come la memoria i ricordi e gli affetti più cari, custoditi nel profondo, che si ritrovano in quel caldo silenzio a volte necessario per ritrovarsi.
RispondiEliminaCiao, Annatita :)
Miryam, ti ringrazio di avere aprezzato.
RispondiEliminaUn bacione
annarita
Maria, che bella immagine Lo scrigno di neve cela la vita che tornerà a sbocciare
RispondiEliminaSalutone
annarita
Carissima Annarita , leggendo questa bellissima tua poesia sono entrata nella tua anima , dolce e solitaria , incantata di fronte ad un paesaggio che , freddo e silenzioso , invita al silenzio evocando i ricordi più cari. Complimenti cara , le tue poesie sono sempre bellissime!!!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona notte
Paola
Versi emozionanti e lievi come la neve, sempre fantastica... e dovrebbe arrivarne ancora dalle tue parti!
RispondiEliminaCiao, cara Annarita, auguri ancora per un magnifico 2010!
Oh mi avete scoperta !!!!! Sono scuse lo ammetto ,ma è periodo che non ho troppa voglia ...adesso sto pensando di meditare ,chissa' magari mi aiuta poi a concentrarmi di piu' ;)
RispondiEliminaA presto
kicca
Brava come sempre. E' nel mio blog.
RispondiEliminaVale
Cara Paola, solo un'anima sensibile comprende un'altra anima.
RispondiEliminaGrazie cara.
Un abbraccio.
annarita
Sì, ho sentito, Anna.
RispondiEliminaRicambio di cuore l'augurio per un felice 2010.
Bacione.
annarita
Eh, kicca, non è stato difficle "scoprirti"!
RispondiEliminaBrava, la meditazione aiuta.
A presto.
annarita
Grazie, Pier.
RispondiEliminaA presto!
Cara Annarita...tra gli ultimi a calpestare questa ovattata atmosfera, questa immersione nella levità, nel silenzio buono, nel sapore e nel ricordo di altri tempi, di altri momenti...
RispondiEliminaTutto questo è neve e tutto questo è poesia...
Un abbraccio
france
Ciao Annarita, esco solo ora dal mio cantuccio dopo aver ritrovato la mia quite.....
RispondiEliminaBelli come sempre i tuoi versi e in più la fotografia che hai fatto da casa tua è molto bella.
La quiete e il rumore ovattato della neve sono gli unici aspetti che mi piacciono di questo fenomeno...
Qui, nell'estremo Ponente Ligure, solo acqua fortunatamente.
Ciao e a presto, Roberta.
Molto teneri e dolci questi tuoi soffici versi che evocano ricordi da favola...almeno lo sono per me, dal momento che l'esperienza della neve appartiene a rari e lontani ricordi d'infanzia, dove il clima troppo mediterraneo e il paesaggio marino non facilitano la realizzazione di questa favola!
RispondiEliminaPerciò, lasciatemi sola tra le note poetiche di Annarita e la mia favola lontana...
Ciao Cara, complimenti, come sempre sei una piacevole novità dietro l'altra!
Bacioni!
Bella la foto e ancor di più la poesia.
RispondiEliminaComplimenti ;)
Ciao, France. Ti ringrazio del passaggio e ti auguro buona fine di settimana.
RispondiEliminaUn abbraccione
annarita
Hai fatto bene, Rob, a staccare. A volte è indispensabile per riappropriarsi di ritmi umani.
RispondiEliminaBentornata e a presto.
annarita
Un componimento poetico è di un autore, ma è il ricevente a decodificare il messaggio sulla propria lunghezza d'onda.
RispondiEliminaCiao, Miriam, ti invio un caro saluto.
annarita
Ti ringrazio molto per lo stringato ed espressivo pensiero, caro Pino.
RispondiEliminaUn salutone.
annarita
Poffarbacco baccone: gentile donzella
RispondiEliminavoi m'avete sì d'emozione il cor compunto ch'io ne ebbi, perfin, una tremula lacrimuccia uscirmi all'occhio, cosa che, stando alla mia formidabile memoria, è cosa non più verificata dai primissimi palpiti vitali, quand'io era nella pargoletta etade!
Non ch'io non riprendessi immantinente lo total controllo della conduzione de li sentimenti mia, ma voleva dirvi, mia fata innevata, che la soavità del pensier vostro è tale che scioglierìa lo ghiaccio, siccome suole far favilla.
Noi così l'intendiamo: voi narrate di freschi fiocchi scendenti, ma la freddura di cotali è riscaldante al cuore!
Or come voi lo spiegate, mia gentile?
Io sa, che alla vostra canoscenza non è estranea la fisica scientia, ma ella è cosa di particellari elementi oppure di dispositione dell'anima?
(segue grande sventolìo di piumato cappello)
Esimio messer Paopascio, voi mi confondete assai con cotal verbosa et gentile espressione.
RispondiEliminaVoi proferite ch’io suscitai nel vostro cor un moto di compunzion sì da indurvi a lacrimar? Commozione ne ebbi in tal misura ché le gote mie come color di foco diventar!
E proprio ver che taluni sono versati in tanto sentimento ché il loro cor si accende al nivor di freschi fiocchi scendenti.
Come io lo spiegassi? Non con la di scientia fisica conoscentia, che pur cognosco in parva misura, bensì con la dispositione d’animo che muove a commotione.
Per voi nutrirò eterna gratitudo, ragion per cui vi saluto con gratioso inchino.
Madonna Anna
E' un piacere leggere
RispondiEliminale tue parole scritte
di quello che vedi dalla tua finestra.
Buon fine settimana e grazie
del tuo passaggio nel mio blog.
Ciao da Giuseppe.
Giuseppe, ti ringrazio del passaggio e del commento.
RispondiEliminaA presto.
annarita
Ho voluto essere presente anche nel tuo blog, per dirti ancora una volta che la tua poesia fa vibrare le corde della mia anima...Poetessa dalle emozioni che sannno di antico e di quella delicatezza femminea che solo le corde di una donna sanno suonare così bene.
RispondiEliminaBrava. continuerò a leggerti da Pier Luigi stanne certa.
By
Lilly
Maga di Endor sei stata molto gentile a lasciare il tuo pensiero anche qui.
RispondiEliminaNe sono commossa.
Ricambierò presto la gradita visita.
Grazie.
annarita