13/09/10
The Infinite OZ - Un Mondo Surreale In Flash
Cari lettori,
una segnalazione davvero particolare, questa volta!
Fallon, B-Reel e nove artisti provenienti da tutto il mondo hanno collaborato per creare The Infinite OZ, un affascinante mini-sito per la nuova mini-serie "Tin Man"di Sci-Fi.
Ispirato dal progetto Zoomquilt, il sito di Infinite OZ cattura splendidamente la stranezza inter-dimensionale dell’Outer Zone ("Oz"), offrendo una visione surrealistica di mondi fantascientifici che si replicano all’infinito l’uno dall’altro.
The Infinite OZ è un’animazione in flash interattiva per quanto è reso possibile dal pannello di controllo che appare e scompare in alto a sinistra.
Gli artisti che hanno collaborato sono: Philip Straub, Greg Petchkovsky, Martin Lisec, Gerardo de Gerard, Geoffrey White, Raphael Lacoste, Phil McDarby and Rudolf Herczog.
Il cooordinamento e l’animazione finale sono di B-Reel.
E adesso preparatevi ad assistere a qualcosa di surrealisticamente bello e coinvolgente!
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E' bellissimo, mai visto niente del genere!
RispondiEliminaBuon inizio settimana:)
Baci
Cara Annarita,
RispondiEliminaè passato di volata il mio saggio "Madonna della seggiola", in cui è sviluppato il tema del rapporto di arte-entropia e guarda caso, "The infinite Oz" mi permette di darvi seguito in una visione utile da sapere per coloro che si dispongono a visitarla grazie a te.
"The infinite Oz" è chiaramente una rielaborazione della favola "Il mago di Oz": il vortice dell'uragano iniziale, e poi i tanti stadi ti arrivo al reggia del mago. Ma la favola è un concentrato e Oz è uno solo, come vedere un quadro rinascimentale in cui la bellezza e l'ordine troneggia, cosa che non è con "The infinite Oz", non che la bellezza sia offuscata, ma che la trascende.
Chi sono i personaggi in "The infinite OZ"? Sono i detriti trascinati dal vortice la cui nozione sembra trovare appoggio nella moderna concezione dell'arte che assume come tema la materia entropica, la polvere.
« […] È la strategia dell'indice, del resto della polvere intesa come indice: è questa la "messa in forma" del passato come caos a cui l'artista imprime energia, attraverso il movimento, per darle ordine, sorta di "geometria indicale".
Sempre questione di forma e di energia, ma incentrato sul concetto di entropia, era già il lavoro dell'americano Robert Smithson (1). Le sue opere prevedevano spesso strutture geometriche che contenevano materiale grezzo, pietre, terra, polvere, o materiali sparsi o ammonticchiati in maniera informe per entrare nel dialogo con altri elementi geometrici, come specchi quadrati o altro. Il rapporto vi è già più entropico che dialettico: gli specchi riflettono la materia informe e la realtà che occasionalmente entra nel loro campo di proiezione, senza ordinarla veramente, quando non scomparendo dentro l'ammasso disordinato; le strutture geometriche da parte loro derivano da un'interpretazione arbitraria di un luogo, segnalato da Smithson attraverso una cartina. È la domanda stessa contenuta nella problematica dell'entropia: quando l'energia, nel disperdersi, nel suo dissiparsi, passa dalla soglia della forma verso l'inerte, il negativo, l'amorfo?
Ma la polvere qui è di nuovo al centro di un rovesciamento significativo. L'entropia per Smithson è infatti – dal primo testo pubblicato, "L'entropia e i nuovo monumenti" (1966), fino all'ultima intervista rilasciata appena prima di morire, "L'entropia resa visibile" (1973) – quello che potremmo definire il rimosso della scultura, e dell'architettura – come dire dell'attività umana creativa in toto -, e deve ridiventare lo snodo per un nuovo modo di intenderle e praticarle. La scultura e l'architettura devono rifarsi carico della condizione entropica, non rimuoverla come proprio negatico.
L'effetto di tale rovesciamento è dirompente per i termini e le forme tradizionali dell'arte: la scultura perde con entropia il suo stesso carattere di oggetto, diventando fluido, ammasso, instabilità, performance, se così si può dire, di una materia ferma – carattere che condividerà il movimento dell'Atiform e molta parte anche dell'italiana Arte Povera -, così come l'architettura, da organizzazione dello spazio e progetto, si fa dissipazione e uscita dell'ambito progettuale. Si sono fatte cioè esse stesse "polvere", si sono polverizzate, in un senso né metaforico né metinimico, ma letterale, hanno preso la forma della polvere. […] (2)
(1) Robert Smithson è considerato tra i più rivoluzionari artisti americani del XX° secolo.
(2) La polvere nell'arte di Elio Grazioli
Gaetano
Annarita, fantastico!
RispondiEliminaMe lo salvo
Grazie assai
Ti abbraccio
Anch'io come Lucy non avevo mai visto niente di simile... spettacolare!
RispondiEliminaCara Annarita, sono passata qui da te per salutarti e augurarti un buon inizio di anno scolastico.
Un abbraccio, a presto
Nadia :)
Stupendo, Annarita! Sono completamente...obnubilata!Ho visivamente realizzato "l'infinitamente grande nell'infinitamente piccolo"...e tu sai perfettamente cosa voglio dire!
RispondiEliminaMa dove li trovi??!!
Bacione, regina del blog!
maria I.
Bellissimo Annarita , veramente fantastico !
RispondiEliminaAnche io ti chiedo " ma dove li trovi?!.
Ti auguro un buon anno scolastico
Paola
Dai commenti di chi mi ha preceduta, mi sa che mi perdo qualcosa di bello...mannaggia non riesco ad aprire il video...connessione lentissima questa sera!!!
RispondiEliminaCiao Annarita, riprovo domani.
Roberta
Grazie, Lucy, anche se la mia replica arriva a metà settimana.
RispondiEliminaBuon w.e...ormai.
Bacione.
Grazie dell'ottima analisi, Gaetano.
RispondiEliminaUn salutone.
Di nulla, Rosaria.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Cara Nadia, ti ringrazio molto del pensiero. Ho ricambiato con un po' di ritardo l'augurio sul tuo blog.
RispondiEliminaMi scuso e spero che avremo occasione di sentirci più spesso.
Un abbraccione.
annarita
"Obnubilata" sono rimasta anch'io la prima volta che ho guardato l'animazione in flash!
RispondiEliminaComprendo che cosa vuoi dire...
Un abbraccio e a presto.
Grazie dell'augurio, cara Paola! Dove li trovo, mi chiedi? Un po' per pura fortuna e un po'serendipicamente.
RispondiEliminaUn bacione e a presto!
Riprova in altro momento. Ti assicuro che ne vale la pena.
RispondiEliminaUn salutone.
Non è un video da lasciarci sfuggire e grazie a te lo possiamo ammirare e apporezzare,
RispondiEliminaGrazie sempre Annarita.
Per la miseria Annari', tu non finirai mai di stupire col proporre sul tuo blog dei post straordinari.
RispondiEliminaAggiungici il fatto che grazie a mio figlio e alla sua famiglia, per il mio recente compleanno mi hanno regalato un monitor nuovo LG da 22 pollici e quindi ho potuto ammirare quei "mondi fantascientifici che si replicano all'infinito l'uno dall'altro" in maniera perfetta.
Grazie Annari'.
Aldone, ne sono contenta! Diciamo che il regalo di tuo figlio è giunto come suol dirsi "a fagiuolo"!
RispondiEliminaUn bacione.