Un'artista, pensate, con la quale lavoro gomito a gomito, a scuola. Si chiama Stefania: una creatura solare, sempre pronta al sorriso, aperta e disponibile. Se tu le chiedi:"Stefania, avrei bisogno che Andrea o Leonardo facessero questa cosa qui, durante la tua ora. Me lo faresti il piacere?".
Lei ti risponde, sempre con il sorriso:"Ma certo, tesoro!"...con una deliziosa "o" aperta e arrotata, che ti mette di buon umore.
Questa è Stefania come donna, ma come artista non è da meno. Che fosse bravissima come insegnante di Arte lo sapevo già dai lavori che fa realizzare ai nostri alunni, ma vedere le sue opere è stata una rivelazione.
Vi posto subito un suo lavoro, così ve ne farete un'idea.
Adesso, qualche informazione su di lei.
L'artista Stefania Dalle Vacche nasce ad Argenta (Fe) nel 1959. Dopo gli studi artistici negli anni 80, Liceo Artistico e Accademia di belle arti, con docenti quali Eugenio Carmi, Raffaele De Grada, Giò Pomodoro, Umberto Folli, Aldo Morelato...si dedica alla docenza artistica in vari gradi di scuola.
La tematica favorita è quasi sempre stato il figurativo. Lo studio del corpo umano in vari contesti prevale significativamente.
Le tecniche artistiche sono state sperimentate tutte dall'incisione, alla scultura, pittura ad olio, pastell, acquerello...e scegliendo in linea di massima l'olio su tela o altri supporti.
Leggiamo una sua riflessione:
"L'idea della pittura non mi abbandona mai, portandomi a ricerche sempre più approfondite della figura femminile e del mondo arcaico del femminino sacro. Il femminile come mediatore tra l'umano e il divino, ma essere benevolo e umano: guaritrice, saggia, di potere, conoscitrice della vita e portatrice essa stessa di vita. In queste figure femminili traspare un passato arcaico e carico di significati forse dimenticati... La grande Madre (figura mitica) quando le donne seguivano le leggi della natura, divenendone strumento e artefici sublimi. Il tempo vero per l'essere femminile, che sarà poi stravolto e abbattuto nei secoli a venire, ma che in queste figure femminili pare tornare a nuova forza".
Ammiriamo una delle figure femminili, vive e vitali nell'immaginario di Stefania.
Dea (donna) bianca -Pittura
Donna Angelo- Pittura
Donna angelo (particolare)
Figura femminile in costume folkloristico Romano - Pittura
Il mio angelo - Pittura
Omaggio a Klimt - Pittura
Donna Angelo- Pittura
Donna angelo (particolare)
Figura femminile in costume folkloristico Romano - Pittura
Il mio angelo - Pittura
Omaggio a Klimt - Pittura
Con l'opera Omaggio a Klimt, Stefania ha anche partecipato al Premio Arte 1990 della rivista medesima
.
Maestose suggestioni - Pittura
Dea (donna) nera - Pittura
Regina d'Africa - Pittura
In riva al mare - Pittura
Angolo di Ponza - Pittura
Dea (donna) nera - Pittura
Regina d'Africa - Pittura
In riva al mare - Pittura
Angolo di Ponza - Pittura
Capri -Pittura
Villaggio Bretone - Pittura
L'abito da sera - Pittura
Infinite suggestioni - Pittura
Il pesce d'oro - Pittura
Il balcone - Pittura
Il mare d'inverno - Pittura
Ninfa dei boschi - Pittura
Villaggio Bretone - Pittura
L'abito da sera - Pittura
Infinite suggestioni - Pittura
Il pesce d'oro - Pittura
Il balcone - Pittura
Il mare d'inverno - Pittura
Ninfa dei boschi - Pittura
Che cosa ne pensate? Non sono opere di straordinaria bellezza?
Perbacco e perdindirindina! Ti sei fatta desiderare...ma l'attesa ha ripagato.
RispondiEliminaSono delle opere di suggestiva bellezza, indiscutibilmente...
Il particolare della Donna angelo emana una vis espressiva straordinaria.
Complimenti alla tua amica Stefania. E' bravissima!
E un grazie a te per averci fatto conoscere la sua Arte.
Anna
Come sai, l'arte figurativa in pittura ha lasciato il posto ad un linguaggio con minori vincoli, come l'arte astratta o, tout court, non figurativa. Per questo motivo, in chi vi indulge, se non vuole essere considerato semplicemente un bravo esecutore, si deve presupporre un intento celato, che va al di là del portato classico della figura.
RispondiEliminaQuesto perchè, se anticamente (ma ancora oggi) il bravo esecutore era anche artista ora, che il bravo esecutore-artista c'è già stato, si chiede altro all'artista.
Per questo, il ritorno del figurato ai giorni nostri è accompagnato, per esempio, dalla tecnica del fotoritocco, che trasporta elementi incoerenti in situazioni classiche (anche se è stato già fatto, pur con tecniche meno moderne). Questo, solo per dirti che c'è qualcosa che continua nella tua artista, qualcosa che non è solo della singola esecuzione ma che si ripete: questa cosa deve essere il pensiero dell'esecutore. E se l'esecutore ha un pensiero a lui caro che ripete, pur se sotto forme diverse, allora non è più un semplice esecutore, è anche un artista: egli (o ella, in questo caso) vuole trasferire la sua idea, e si serve, per farlo, del linguaggio della pittura. E' quello che accade, spesso, con i poeti, nei quali si legge, trasversalmente alle loro opere, un concetto o atteggiamento dominante, che è il pensiero del poeta che conforma i suoi versi.
L'aspetto dominante qui, e senza voler fare della critica d'arte (di cui non sarei capace) è il riccio, che ritorna in modo continuo, anche sotto forma di elemento chiuso (cerchi) o come fregio o onda. Dà insieme l'idea dello sbocciare e del chiudersi in sè, in un passaggio altalenante dall'una all'altra sensazione, quasi come se al culmine di una si sfociasse nell'altra.
Mi fermo.
Però tengo a precisare: non che la maestria nell'eseguire sia in nessun conto. E qui ve ne è. La bravura in sè, nell'eseguire qualcosa di quanto più simile al reale è pure arte: ma che dire allora dei (quasi) infiniti modi di rappresentare il medesimo soggetto da parte di (quasi) infiniti artisti? Non è forse l'intervento della propria soggettività a entrare in gioco? E non è forse questo che noi vogliamo: non solo vedere con i nostri occhi ma vedere anche con gli occhi degli altri?
Il mio preferito in assoluto è "in riva al mare". Che bei colori, che bellissime suggestioni.
RispondiEliminaMi piace il suo modo di dipingere i capelli, in alcuni quadri sono dei riccioli barocchi e ribelli.
Ciao ciao Annarita e riferisci a Stefania i miei complimenti.
Cara Annarita fai i complimenti a Stefania a nome mio...dei quadri stupendi, dove emerge la donna in tutta la sua incantevole femminilità, un pò misteriosa, un pò leggiadra, evanescente, ma con occhi che sembrano guardarti..Immagino come sarebbe bello "gustarli dal vivo".
RispondiEliminaUn bacio e grazie per questo incanto.
Annarita, non so quante volte
RispondiEliminaho guardato questi dipinti e letto
la riflessione dell'artista, che mi ha molto colpita.
La Grande Madre che abbraccia la Madre Terra e insieme diventano strumenti sublimi.
Si, anche io ho sempre pensato
e creduto che il Mondo Femminile
è il solo e l'unico grande mediatore
tra l'umano e il divino.
Per questo mi ha colpito la riflessione dell'artista.
L'artista, in questa sua ricerca
racconta al mondo, attraverso la sua Arte la grande potenza dell'unica portatrice della vita. La Donna.
Anche se attraverso i secoli si è modificata , comunque, resta in assoluta L'Unica, capace di modificarsi continuamente, e sempre in meglio sena mai staccarsi dal suo ruolo principale.
Grazie, per questa grande emozione che insieme alla tua amica
mi hai regalato
Un caro saluto
a Stefania.
Un bacione a te.
Annarita ciao! sono Stefania ...mi hai fatto una presentazione veramente bella perchè sentita a livello empatico e per questo ti ringrazio di cuore...volevo estendere i ringraziamenti ai vari commenti postati riguardo le mie opere......siete stati tutti molto gentili!!!! Un caro saluto a tutti
RispondiEliminaCiao Anna...a presto
Stefania
Cara Stefania, una presentazione della tua arte e di te come donna non poteva non essere empatica perché tu sei l'empatia fatta persona:)
RispondiElimina@tutti: cari amici vi ringazio di cuore per i commenti significativi e la partecipazione a questo post.
Un abbraccio cumulativo.
Altro che Artista con la A maiuscola... ARTISTA con tutte le lettere maiuscole!... Sono affascinata!...
RispondiEliminaOgni tanto passo per vedere le novità che posti...ed oggi sorpresa!
RispondiEliminaLa tua collega è molto brava soppratutto in quei casi che lascia viaggiare sè stessa ( Regina e Dea bianca)ed esprime il suo fantastico.
La tecnica non si discute, la possiede, ma a volte è ancora sotto l' influsso dei suoi artisti preferiti tipo Matisse o Klimt.
Io non sono d' accordo con Paolo, figurativo o astratto o digitale non ha importanza, l' importante è usare l' immagine come la parola scritta cioè cercare di raccontare sè stessi.
Ciao Annarita , un abbraccio.
Lo credo, Veggi. Grazie di essere passata.
RispondiEliminaCiao, Teo.
RispondiEliminaTi ringrazio di essere passata e di aver espresso il tuo punto di vista sull'arte di Stefania.
Un abbraccio e a presto:)