A Genova il 30 ottobre arrivano “le parole del cielo”
Il cielo, che non riusciamo più a vedere dalle città, si nasconde sornione nelle parole che usiamo tutti i giorni. Una conferenza insolita e divertente che si può anche preparare, e poi seguire, assieme al relatore via Web e Twitter.
Dopo la conferenza si potrà continuare la scoperta di parole “celesti” su Web:
www.paroledelcielo.it
oppure segui twitter
Padova-Genova 18.10.2011
"Se le stelle, anziché brillare continuamente sul nostro capo, non si potessero vedere che da un solo punto della Terra, gli uomini non cesserebbero dal recarvisi per contemplare ed ammirare le meraviglie dei Cieli" .
E’ una famosa quanto suggestiva frase del filosofo romano Seneca, da cui ci separano più di 2000 anni, quanto mai attuale oggi che il cielo, con i suoi astri e fenomeni, è praticamente invisibile dalle città, dove abita ormai la stragrande maggioranza della popolazione. Oggi se vogliamo vedere le stelle dobbiamo recarci in campagna, al mare, in montagna o in posti isolati dove l'illuminazione sia scarsa o nulla.
Abbiamo “perso” il cielo quindi per una vita più comoda e sicura, ma forse la vera ragione è che non lo usiamo più, come i nostri nonni e bisnonni diciamo fino a 100 anni fa, come un orologio naturale, un calendario, ed anche una bussola. Oggi per la nostra vita non abbiamo più “bisogno del cielo”, che peraltro rappresenta metà dell'ambiente in cui viviamo.
Ma lui sornione è accanto a noi tutti i giorni nelle parole che pronunciamo, senza neppure accorgercene. Se prendiamo molto freddo ad esempio ci “assideriamo” parola che viene dal latino (ad sidera) e che possiamo tradurre “restare esposto alle stelle”, che da sempre vuol dire prendere un sacco di freddo! Così, se dobbiamo prendere una decisione importante occorre che “consideriamo” bene i pro e i contro, stiamo insomma “cum sidera” m assieme alle stell,e perché nel cielo per secoli e millenni abbiamo messo gli dei di presagi e castighi e quindi la lingua che parliamo ci ricorda che è bene chiedere l'aiuto delle stelle e “considerare”.
Visto che questa conferenza si svolge in una città di mare sarà bene poi non “perdere la tramontana”, un detto marinaresco che ci fa capire quanto importante erano le stelle per i naviganti: tramontana è infatti la stella polare, senza la quale non si faceva la rotta della nave: e se la rotta è errata si può perdere la vita e finire in alto mare o fra i pirati. Tant'è vero che una delle invocazioni alla Madonna molto usata nei nomi delle navi è “Ave Maris Stella”.
Ma di “parole del cielo” ce ne sono tante, proprio tante e molte di queste verranno scoperte alla conferenza “Piovono parole dal cielo” tenuta da Leopoldo Benacchio, dell'Istituto nazionale di Astrofisica. Una conferenza su un tema antico quanto e più della nostra lingua che si unisce, per l’occasione, al più attuale dei sistemi di comunicazione: il social networking.
La conferenza sarà in stile 2.0, si potrà interagire con il relatore prima della conferenza seguendo l'utente Twitter @skyleop o l’hashtag #skyleop e partecipare alla scoperta delle parole sul sito www.paroledelcielo.it. La novità sta anche nel fatto che durante la conferenza stessa sarà possibile intervenire e inviare domande o considerazioni tramite Twitter.
Questa parte molto innovativa per il nostro Paese, è realizzata da un gruppo di studenti del Master in comunicazione delle scienze Università di Padova coordinato da Cristina Rigutto, che allo stesso Master tiene u corso monografico su Convegno scientifico e social media, nuove tecniche di comunicazione.
Di persona o virtualmente una conferenza quindi da non perdere, cascasse il cielo!
Leopoldo Benacchio è Ordinario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e insegna all’Università di Padova. Accanto all’attività di ricerca dal 1995 ha pubblicato, in Italia e all’estero, vari libri di Astronomia per il pubblico e la scuola e uno in scrittura Braille. Dal 1998 ha sviluppato oltre trenta progetti su Web, fra cui, nel 2000, il primo settimanale video di scienza su Web, «Urania». Collabora con Il Sole 24 ore http://lblog.it/
Cristina Rigutto è Direttore della Filiale Italiana di Intuic Social Media, sviluppa strategie di visibilità on-line attraverso i media sociali, con particolare riferimento all’ambito congressuale medico-scientifico.
Partecipano alla realizzazione Social Media gli studenti del Master in Comunicazione delle Scienze di Padova:
Fabio Cian (laurea in biotecnologie)
Luca Ceccato (laurea in scienze biologiche)
Luis Emiliano Pena Altamira (laurea in biotecnologie)
Laura Barberis (laurea in lingue)
Piovono Parole dal Cielo, Festival della Scienza di Genova, 30 ottobre 2011, ore 15.30 Galata, Museo del Mare, la prenotazione è preferibile tramite http://snipurl.com/jmt6p
Per informazioni:
- Leopoldo Benacchio, 347 230 2651
- Cristina Rigutto, rigutto@tuttoslide.com
Annarita, quante cose che ho imparato leggendo il tuo post.
RispondiEliminaLe parole del cielo tante volte pronunciate.
Da ragazza e specie da piccola il cielo di sera era una trapunta argentata che mi incantavo e ci sognavo.
Bisogna che accettiamo l'invito
anche solo virtuale-
Ciao, bacio.
grazie Annarita per la condivisione ;)
RispondiEliminaForte, molto interessante.
RispondiEliminaSi però...
Arianna,
se piovono parole ...
come mi vesto?
Che tipo d'impermeabile dobbiamo mettere? E il paraparole dove lo trovo, chi lo vende?:-)))
Ne sono contenta, Rosaria. Il cielo evoca cose meravigliose per molti.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Cristina, è stato un piacere. In bocca al lupo!
RispondiEliminaCiao.
annarita
@Paolo: Arianna...chi?
RispondiEliminaLe parole non bagnano, ma lievi ti scivolano addosso come una carezza. Non hai bisogno né di impermeabili né di paraparole...devi solo essere lesto ad acchiapparne qualcuna...di parole!;)
Ciao.
annarita
A me farebbero molto comodo le parole dal cielo e se ne cadessro di più come in un temporale - alluvioni no, per favore - sarei felicissimo di catturarle per poterle usare a mio piacimento.
RispondiEliminaMolto interessante, peccato che non è qui a Torino. Ciao Annarita, sono fortunata, perchè da dove abito vedo il cielo e le stelle, nonostante tutto, un caro saluto.
RispondiEliminaAnche a Cagliari, a breve ci sarà un Festival della Scienza. Sicuramente ci andrò e... se ce la farò, cercherò di dedicare un piccolo reportage a questa manifestazione. Un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Aldone:)
RispondiEliminaUn salutone. A presto!
Sono fortunata anch'io, riri. Abito alle pendici delle colline e le stelle le vedo splendenti e numerose!
RispondiEliminaCiao. Un salutone!
Ne sono al corrente, Fabio. se riesci a scattare qualche foto, sarò lietà di guardarle.
RispondiEliminaA presto! Un caro saluto:)