La Rupe Di Annibale

"La Rupe Di Annibale" è un video di Giuliano Brilli, maestro in pensione, di cui pubblicavo, tempo  fa, su Scientificando, un altro video dal titolo "C'era una volta nella scuola".

"La Rupe di Annibale", oltre a riportare notizie inedite, pur in forma di leggenda, sulla storica battaglia della Trebbia, combattuta da Annibale contro i Romani, può rappresentare uno strumento didattico utile per gli insegnanti che intendessero utilizzarlo come analisi dei testi "Miti e Leggende" e come attività di comprensione dei video e dei messaggi che essi intendono trasmettere.

Ho chiesto al maestro Brilli delucidazioni riguardo alle notizie inedite contenute nel video e riguardo ad una frase di Ernest Hemingway che vi compare. Riporto di seguito la sua risposta:

"Riguardo alle "notizie inedite", sono approfondimenti e rielaborazioni di notizie citate da scrittori sui popoli e sugli avvenimenti dell'epoca. Per esempio, sul cosiddetto " Tesoro di Sagunto " che io ho immaginato sepolto sotto la rupe, in realtà, secondo gli storici, era una classica " tangente " che Annibale dovette pagare ai Liguri Vegenni per la loro alleanza. Le tribù dei Celti, secondo questi storici, erano tribù che si vendevano al miglior offerente. Quando ero bambino, però, gli anziani della zona la storia me l'hanno raccontata come descritta nel video. Inoltre, e questa è una notizia verosimile, negli anni 30 un tizio aveva trovato delle monete antiche nei pressi della rupe e subito dopo era partito in nave per l'Argentina. Già da tempo prima si parlava del "tesoro di Annibale", e quel fatto ha contribuito  indubbiamente a rafforzare una cosiddeta " Leggenda metropolitana "

La frase " La valle più bella del mondo ", riferita all'alta Val Trebbia, è citata nel libro " I 49 Racconti " di Hemingway. Lo scrittore americano, durante la prima guerra mondiale, soggiornò per alcuni giorni in alcuni paesini della valle e  poté apprezzarne la selvaggia bellezza. Ti posso assicurare che ancora oggi la valle, in quella parte alta, è rimasta povera e selvaggia come l'ha descritta Ernest.

"La rupe di Annibale " ( oggi " Pietra Perduca " ) è una Pietra Nera di origine vulcanica, luogo di culto fin dai millenni della preistoria, dal fascino sinistro e inquietante, ma estremamente suggestiva. Era sacra al culto del dio Penn, dio della fertilità In quella zona, non per niente, ci sono il Monte Penice e il Monte Penna. Gli stessi Appennini, derivano dal nome della citata divinità.

Nel 1200, sul luogo di culto di questo dio, un frate  fece costruire un oratorio dedicato a Sant'Anna. Anche i frati, e questa è una notizia che io ho fatto rilevare in modo "inedito", hanno subito il fascino della Rupe e del dio Penn. Se questo dio infatti era il dio della fertilità, da cui deriva anche il nome dell'organo sessuale maschile, Sant'Anna è anche la protettrice delle donne in gravidanza. Se vogliamo, è la divinità cristiana femminile che corrisponde al dio celtico. Possiamo dire, in tutta franchezza, che i frati di quell'epoca, oltre ad essere fedeli devoti, erano anche persone colte ed oneste.

Dentro ed attorno a quella Pietra ci sono delle vasche naturali in cui nuotano dei tritoni, dei pesci che nessuno sa nè quando, nè come vi siano capitati.

... " La Rupe" è uno dei pochi posti al mondo che può gridare ad alta voce: - Io sì che sono leggenda! ."