23/05/12

Vi Perdono, Ma Inginocchiatevi

"Il nostro, come disse Sciascia, è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare”. (Paolo Borsellino)

"La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni."
(Giovanni Falcone)

Il 23 maggio del 1992 la Storia scriveva una delle sue pagine più efferate: sull'autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci (ma in territorio del comune di Isola delle Femmine) e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anch'ella magistrato, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.  

La strage di Capaci ha segnato una delle pagine più tragiche della lotta alla mafia ed è strettamente connessa al successivo attentato di cui rimase vittima il giudice Paolo Borsellino, amico e collega di Falcone.

Oggi, a scuola, abbiamo visto il film "Vi perdono, ma inginocchiatevi" prodotto da LA7 e trasmesso il 18 maggi 2012. Il filmato sarà ancora disponibile per alcuni giorni a questo indirizzo.

Il titolo del film tv, diretto da Claudio Bonivento, è tratto dall’invocazione di Rosaria, giovane vedova di Vito Schifani (agente di scorta che perse la vita nella strage di Capaci). La pellicola accende i riflettori sulle storie dimenticate degli agenti della scorta di Giovanni Falcone.


Il sito dedicato alla strage di Capaci.

Dal libro "Le ultime parole di Falcone e Borsellino":

"La lotta alla mafia (primo problema morale da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi, della complicità."



11 commenti:

  1. Osserva, Anna, che il fenomeno mafioso è inscrivibile in quello più ampio della formazione di clan. L'uomo solo è inerme, il gruppo è forte. Lo sanno benissimo i nostri cugini scimpanzè e lo sappiamo anche noi. Accettiamo lo Stato quale gruppo più forte di tutti gli altri solo perchè le leggi che lo regolano sono accettabili. Sono talmente accettabili, e perciò rispettose dell'uomo (insomma, con tutti i limiti delle leggi umane)che si trovano in svantaggio quando operano nei confronti di chi le viola. Purtroppo è un requisito indispensabile, altrimenti sarebbero le stessi leggi che vigono all'interno di un clan mafioso. Comunque, nonostante questo svantaggio, al gruppo dello Stato rimane ancora tanto vantaggio nei confronti di chi viola la legge. Purtroppo però lo Stato non è così sollecito, come lo sono i mafiosi gli uni con gli altri, a difendere i suoi membri e così capita, come spesso vediamo, che il cittadino rimane solo di fronte agli altri clan. Allora perde.

    Quanto alla memoria rilevo che il mantenerla ottiene due opposti risultati: da una parte, in chi non ha subito direttamente il danno, ricordare significa non commettere gli stessi errori; dall'altra, in chi ha subito il danno, ricordare significa riacutizzare il dolore specialmente osservando, come sovente accade, che la giustizia non ha fatto il suo corso.

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  2. Annarita, ho visto il film e ho letto le ultime parole
    e su di loro mi sono fermata a pensare.

    "Antonio Montinaro,
    Vito Schifani,Rocco Dicillo.
    I nomi degli agenti di polizia caduti per proteggere il giudice Giovanni Falcone"

    Non dimenticherò più questi nomi ne la loro storia.
    Come non dimenticherò i nomi delle loro mogli e dei loro figli.

    Grazie.

    Ti abbraccio.

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  3. Pensa (Fabrizio Moro)

    Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
    Appunti di una vita dal valore inestimabile
    Insostituibili perché hanno denunciato
    il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
    Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
    di faide e di famiglie sparse come tante biglie
    su un isola di sangue che fra tante meraviglie
    fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
    di una generazione costretta a non guardare
    a parlare a bassa voce a spegnere la luce
    a commententare in pace ogni pallottola nell'aria
    ogni cadavere in un fosso
    Ci sono stati uomini che passo dopo passo
    hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
    con dedizione contro un'istituzione organizzata
    cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
    è nostra... la libertà di dire
    che gli occhi sono fatti per guardare
    La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
    Non solo musica non solo musica
    La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
    A volte condanna a volte perdona
    Semplicemente
    Pensa prima di sparare
    Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
    Pensa che puoi decidere tu
    Resta un attimo soltanto un attimo di più
    Con la testa fra le mani
    Ci sono stati uomini che sono morti giovani
    Ma consapevoli che le loro idee
    Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
    Intatte e reali come piccoli miracoli
    Idee di uguaglianza idee di educazione
    Contro ogni uomo che eserciti oppressione
    Contro ogni suo simile contro chi è più debole
    Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
    Pensa prima di sparare
    Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
    Pensa che puoi decidere tu
    Resta un attimo soltanto un attimo di più
    Con la testa fra le mani
    Ci sono stati uomini che hanno continuato
    Nonostante intorno fosse [tutto bruciato
    Perché in fondo questa vita non ha significato
    Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
    Gli uomini passano e passa una canzone
    Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
    Che la giustizia no... non è solo un'illusione
    Pensa prima di sparare
    Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
    Pensa che puoi decidere tu
    Resta un attimo soltanto un attimo di più
    Con la testa fra le mani
    Pensa


    il video con il testo

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  4. Concordo, Paolo. Sono, però, convinta che chi ha subito il danno non possa non ricordare, comunque, e chi, invece, non l'ha subito direttamente "debba" ricordare, se non altro per evitare errori analoghi.

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  5. Bene, Rosaria, bene. Nemmeno i miei alunni dimenticheranno, o almeno così affermano.

    Me lo auguro.

    Ti abbraccio anch'io.

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  6. Conoscevo la canzone di Moro. Un messaggio chiaro, tranciato nelle parole e nella musica che le accompagna.

    Grazie, Marco, di averne riportato il testo e il link al video.

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  7. Tocca agli insegnanti ed ai genitori tener sempre viva la memoria, perchè la mafia va combattuta sempre, è fatta di persone non infallibili che prima o poi commettono errori..
    Grazie Annarita, un bel post. Un abbraccio e buon fine settimana.

    o.t. dal 29/5 noi dell'isola che c'è saremo a Napoli..

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  8. La mafia è un fenomeno che è nato con l'uomo e pertanto noi, in quanto uomini, possiamo essere anche capaci di porre un punto e fine a tutto questo. Occorrerebbe più coesione sociale, e un sistema giudiziario che favorisca la collaborazione e non l'omertà...

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  9. Nicola, concordo. La famiglia e la scuola sono i riferimenti educativi principali per i ragazzi, che domani saranno i futuri cittadini.

    L'educazione alla cittadinanza e alla legalità è un dovere imprescindibile.

    Vi auguro una felice permanenza a Napoli!

    Ricambio l'abbraccio.

    Annarita

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  10. Veggie, hai messo il dito nei punti nevralgici: coesione sociale e sistema giudiziario efficace.

    Non è facile, ma noi cittadini, intanto, facciamo la nostra parte.

    Grazie del contributo alla discussione.

    A presto.

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  11. E' una piaga sociale dalla quale si può uscire con la coesione di tutti, ma deve fare la sua parte soprattutto la politica: ho sempre creduto che quest'ultima muovesse i fili invisibili delle decisioni malavitose.
    "Il profumo della libertà si oppone al puzzo del compromesso morale" erano dei Grandi uomini che non s'impaurirono ed andarono fin in fondo, molto è stato fatto ma ancora tanto c'è da fare. Gli eroi lasciano un segno che non va dimenticato. Grazie per questa segnalazione e per il video del film che guarderò con molto interesse in un orario giusto: sono passata ora credevo fosse lo stesso trasmesso dalla Rai, ma non lo è, questo della Sette è molto più toccante e ne ho guardato solo un po'.
    Un abbraccio pomeridiano
    annamaria

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