Cari lettori,
pubblico alcune interessanti riflessioni dell'amico Gaetano Barbella sul "saper vedere" l' opera d'arte.
Ne riporto l'introduzione.
Non sono pochi i miei interventi su determinate opere d’arte famose, in prevalenza pittoriche, l’ultima delle quali e l’affresco di Raffaello, “Scuola di Atene”, segnalato in occasione della quinta edizione della Carnevale della Fisica dall’organizzatrice della manifestazione, la prof. Annarita Ruberto, una cara amica alla quale sono riconoscente.
In tutti i casi dei saggi suddetti ho svolto mie indagini personali entrando “dentro l’opera” per estrapolare un possibile scheletro geometrico, cosa consueta trattandosi di opere del Rinascimento.
In verità questo modo di vedere le opere d’arte è solo un aspetto che viene analizzato dagli studiosi di queste cose. Prima di tutto, entrare “dentro l’opera” comporta un itinerario accademico che è tutto basato sul disegno, cosa che fa acquisire all’artista in formazione la capacità di “saper vedere”. Questo deve contare come base insostituibile.
Il resto leggetelo, cliccando (al centro) sul widget seguente, per fruirlo in modalità full screen. E questo è il resto.
16/04/10
"Saper vedere" L'Opera D'Arte
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Cara Annarita, da quando faccio soloimmagini,studiando la storia dell'arte una cosa ho capito che il disegno è importante, è la prima cosa che l'accademia chiede e insegna.
RispondiEliminaLeggendo il Saper Vedere, del nostro caro amico Barbella,dove spiega molto bene l'importanza del disegno resto ammirata e affascinata.
Il disegno sono per le opere d'arte come le fondamenta sono per una casa e cosi o mi sbaglio?
Complimenti a tutti e due.
Vi abbraccio caramente
Non posso che concordare, cara Rosaria. Io ho cominciato a disegnare all'età di 3 anni e d è rimasta una grande passione...infatti sono stata combattuta a lungo tra la scelta degli studi classici e quelli artistici. Poi lo sai come è andata!
RispondiEliminaSì il disegno è alla base, rappresenta le fondamenta dell'arte come hai sottolineato.
Le riflessioni del nostro Gaetano sono condivisibili e azzeccate.
Un abbraccio
annarita
Cara Annarita, grazie per la pubblicazione dello scritto di Gaetano........Gaetano che è un po' come un mago...ne sa una più del diavolo.....ciao Annarita, buona domenica e buon inizio settimana :))))
RispondiEliminaComplimenti a Gaetano e a te Annarita, per i tuoi post, così interessanti e istrutivi. concordo a pieno con tutti voi e con rosy, Il disegno sono le fondamenta per le opere d'arte.
RispondiEliminaUn abbraccio a te e a rosy, e un bravo a Gaetano.
Lilly
@ Annarita
RispondiElimina@ Rosaria
@ Paola
Che ne dite, mie care amiche, Annarita e Rosaria e Paola, se dico IO DISEGNO, ma non intendo solo nel modo consueto che sta alla base dell'arte di creare immagini?
Tutto è disegnare nello svolgere una qualsiasi creazione non solo pittorica o scultorea.
Disegnare è anche quello di una sarta nel fare un vestito, per esempio. Sarà necessario far capo ad un modello già disegnato, ma nel tagliare la stoffa e poi cucirla e tutto il resto di finitura, nel complesso, è come seguire un itinerario mentale di un immaginario disegnare.
Se poi la sarta è così abile da rinunciare al modello fatto preliminarmente, allora è dalla sua mente che essa trae ogni cosa. Ed è proprio come diceva Leonardo con questa frase: "La mano segue la mente; ... piegate le mie reni in arco e ferma la stanca mano sopra il ginocchio e con la destra mi feci tenebra alle abbassate e chiuse ciglia; ... e spesso piegandomi in qua e in là per vedere dentro e vi discernessi alcune cose; ... per la grande oscurità che là dentro era, è stato alquanto subito s'alse in me due cose ... paura e desiderio ...; quelli che si innamorano di pratica senza scientia son come il nocchieri che entra in naviglio senza timone e bussola che non vi ha certezza dove si vada ...".
Leonardo guarda nell'ombra delle tenebre per scoprire la luce della vita: l'ombra nella quale ci invita a scrutare non è solo la "mancanza di lume" è il buio della "non conoscenza", è il buio del mistero della vita, dove il "desiderio" ci spinge a guardare e a disegnare.
"L'ombra è vita" scrive Leonardo e disegnare per lui significa allora penetrare nel segreto dell'ombra, per scoprirlo e riproporlo nella sua opera, e riviverlo ricostruendo, una dopo l'altra, le velature che lo nascondono e lo proteggono. Così, allora, per ritrovare nella sua opera la vita e il segreto della vita dobbiamo scrutare nell'ombra togliendo uno dopo l'altro i veli che lo nascondono al nostro sguardo...
È uno spunto che ho tratto da alcune riflessioni dell’accademico di Belle Arti, nonché valente architetto, Gaspare De Fiore, lo stesso di cui parlo nello scritto a commento.
Io disegno, egli sostiene con orgoglio, come affermazione dell'immagine e del disegno. E a chi gli chiede "Cosa fai?", soggiunge semplicemente "Io disegno".
Più in profondità, parafrasando la celebre frase di Picasso "Io non cerco, trovo", egli conia la sua frase "Io non cerco, io disegno": proprio in quanto dopo tanti anni di disegno, di disegno dal vero, di disegno architettonico, di rilievo, di disegno geometrico, di disegno meccanico, di disegno per il design, sono arrivato alla conclusione che noi dobbiamo praticare e insegnare soltanto il disegno, disegno senza aggettivi, disegno inteso come visione, conoscenza, partecipazione, interpretazione, esposizione.
Vi confido una mia cosa sul disegno che, ancor prima, viene fatto nella mente.
Mi capita spesso di essere incuriosito dall'osservare le cose, i volti delle persone, in particolar modo, per fissarle nella mente quali basi di conoscenza. Proprio come un'anteprima per disegnare un volto e questo comporta studiare la sagoma del naso, della fronte, del lobo dell'orecchio e così per altri dettagli, come dico nel saggio a commento. Ebbene pur di fare tutto ciò senza destare morbosi sospetti nell'osservato, devo fare vere acrobazie. Ma a volte devo desistere...
Grazie della stima che mi dimostrate,
Abbracci,
Gaetano
Teo, dare visibilità ai lavori di Gaetano è qualcosa che faccio da sempre. I suoi contributi sono disseminati sui miei tre blog sin dai primi loro momenti di vita. Gaetano è l'amico di sempre, il primo che ho conosciuto nella blogosfera: il suo supporto, presenza e amicizia non sono venuti mai meno. Altri sono passati come meteore, ma Gaetano è lì saldo e affidabile. A lui va tutto il mio affetto, stima e gratitudine.
RispondiEliminaNon devo quindi essere ringraziata di nulla...
Grazie del supporto e della stima, Lilly.
RispondiEliminaUn caro saluto.
annarita
Che ne dite, mie care amiche, Annarita e Rosaria e Paola, se dico IO DISEGNO, ma non intendo solo nel modo consueto che sta alla base dell'arte di creare immagini?
RispondiEliminaTutto è disegnare nello svolgere una qualsiasi creazione non solo pittorica o scultorea.
Disegnare è anche quello di una sarta nel fare un vestito, per esempio. Sarà necessario far capo ad un modello già disegnato, ma nel tagliare la stoffa e poi cucirla e tutto il resto di finitura, nel complesso, è come seguire un itinerario mentale di un immaginario disegnare.
Dico che sono d'accordissimo con te, caro Gaetano!
Disegnare dal latino "designare" letteralmente vuol dire "annotare con segno" proprio per indicare l'atto di rievocare con segni un determinato oggetto, ma anche in senso metaforico: descrivere con parole, e, nel metafisico, tracciare nella mente le linee principlai di un lavoro, quindi ideare, progettare, ed anche prefiggersi con il pensiero, determinare...
Un abbraccio
annarita
@ Lilly
RispondiEliminaGrazie pure a te, cara Lilly per il lusinghiero apprezzamento del mio scritto.
Che aggiungere a quanto già detto da me sul disegno?
Parlare sul disegno mi si scioglie la lingua e parlerei senza stancarmi.
Il mondo del disegno non è solo quello delle opere dei grandi maestri e di tutte quelle raccolte nei musei e dei collezionisti. È il mondo del "disegnato" che ci circonda in tanti meravigliosi modi che ci affascinano, ci divertono, ci parlano e ci condizionano; ma è anche il "mondo che vorremmo e possiamo disegnare", visitando la nostra interiorità che non aspetta altro per farci sbalordire.
Mi sovviene la favola di "Alice dietro lo specchio" di Lewis Carrol, in particolare questa frase: «Come sarebbe bello poter entrare nella Casa dello Specchio! Sono sicura che ci sono delle cose meravigliose! Facciamo finta che il vetro sia diventato morbido come la nebbia e che possiamo passare dall'altra parte. Ecco, guarda: sta diventando una specie di brina, proprio in questo momento, te lo dico io! Andate di là sarà facilissimo...».
E una volta attraversato lo specchio ecco le stranezze: «...Alice si deve comportare come se fosse la sua immagine riflessa: per andare verso la Regina rossa, deve allontanarsi da lei.»; oppure, «Oltre lo specchio, Alice si trova a parlare con un uovo: discorrono dei 364 giorni dell'anno in cui si festeggia il nono compleanno.»...
Come a desiderare tanto poter disegnare ciò che si ha modo di vedere quando sogniamo e non solo raccontarlo scrivendo o addirittura poetando come fai tu Lilly.
Si tratta - ad esempio - del mondo di uno scrittore come Victor Hugo che arricchisce i suoi romanzi di immagini affascinanti, disegnate da lui stesso; o quello di un regista come Federico Fellini che appunta idee e ricordi per i suoi films e che progetta col disegno, volti, trucchi, costumi e scenografie.
Ti auguro una felice serata domenicale,
Gaetano
Parlare di arte è come diventare in una certa misura artisti e così assumere anche certi loro rovesci. Fra questi la distrazione dalla realtà.
RispondiEliminaTant'è che ho augurato a Lilly felice serata domenicale, convinto che oggi è domenica. Che dire? Nulla per rimediare. L'artista non si scusa mai. Per lui oggi è domenica, ma lo sono anche tutti gli altri giorni, svagato com'è...
Gaetano
Non vi è nulla da dire o rimediare, Gaetano, sono d'accordo!
RispondiEliminaAnche a me capita quanto succede a te;) Ad una che insegna matematica e scienze;)
Ciao Annarita ,non posso fare altrimenti ,quel po' di cervello che ho lo esige :)))))) ovvio che scherzo !!!!
RispondiEliminaIo post è molto interessante ,complimenti davvero .
per il resto ,chi mi conosce da un po' lo sa io vivo a ischia ^__^
condivido pienamente ,la canzone
è bellissima ....
buona serata e buona domenica
baci
Vedi, Kicca, la Campania è sulla mia strada.
RispondiEliminaIl caro Gaetano, autore del contributo è di Caserta e anche la mia cara Rosaria è di Caserta!
Due persone generose e straordinarie entrambe.
Rigenerati e ritorna più in gamba che mai.
Un bacione.
annarita
Non mi resta che dire che sei sulla buona strada allora !!! :)))
RispondiEliminaMa se il feed non mente tu sei romagnola ....terra bellissima tanto quanto coloro che la abitano ....
torno presto .... ;)
baci
Kicca, vivo in Romagna, terra generosa, perché ho sposato un romagnolo, ma sono figlia del sole, del mare, e del vento = Salento!
RispondiEliminaVedi le sorprese? Mai dare nulla per scontato;)
Cara kicca, la mia cara Annarita, ha dimenticato di dire che sono io a ritenermi fortunata ad averla incontrata, con lei Gaetano e poche altre.
RispondiEliminaBuona Domenica da Caserta a te Annarita, a Gaetano e a tutti i lettori.
Un bacione.
Eddai, Rosaria!:)
RispondiEliminaBuona domenica a te e ai tuoi cari.
Bacioni
annarita
E' sempre bello vedere questi scambi di affetto sincero :))))
RispondiEliminabuona domenica a tutti
kicca
Un'altro post interessante, utile e istruttivo. Veramente bello. P.S.: mi dispiace che non sia apparso il commento. In questi giorni ero fuori per un congresso e non ero in grado di controllare il blog. Ho inserito così l'opzione di moderazione di commenti e quando ho controllato i commenti da autorizzare ho trovato la tua segnalazione. Non sono invece riuscito a trovare l'altro commento. Probabilmente c'è stato qualche problema nell'inserimento.Un caro saluto e, a presto, Fabio
RispondiEliminaGià, kicca, quando è sincero, perché non è tutto oro quel che luce. Ci sono anche ipocrisia e opportunismo nelle relazioni virtuali come in quelle reali.
RispondiEliminaNe so bene qualcosa, a mie spese.
Un bacione
annarita
Fabio, ho letto da te. Non ti preoccupare...va tutto bene.
RispondiEliminaUn caro saluto.
annarita