Avrebbe compiuto 69 anni tra pochi giorni, il 4 marzo.
"4 marzo 194" (titolo originario "Gesù Bambino", cambiato su richiesta dei censori radio-televisivi dell'epoca) fu presentata da Lucio Dalla al Festival di Sanremo del 1971. Una canzone che, pur non avendo nulla del tipico motivo sanremese, riuscì a imporsi subito nelle vendite: un successo straordinario che la portò in giro per il mondo. Qui la storia della canzone.
"4 marzo 1943" segna l'inizio dell'ascesa del cantautore bolognese. A mio avviso rimane il pezzo che lo rappresenta meglio, un pezzo che adoro e mi commuove ogni volta che lo ascolto. Un pezzo che è una poesia, una storia di vita, una ballata antica.
Lucio: un poeta, un musicista, un artista vero!
Quello che segue è il testo originario presentato a Sanremo, poi censurato e modiifcato nella versione che conosciamo. Il testo originario è di Paola Pallottino.
GESU' BAMBINO
[4 MARZO 1943]
Dice che era un bell'uomo
e veniva, veniva dal mare
parlava un'altra lingua,
però sapeva amare;
E quel giorno lui prese mia madre
sopra un bel prato:
l'ora più dolce
prima di essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto,
con l'unico vestito
ogni giorno più corto,
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi riconobbe subito
proprio all'ultimo mese
Compiva sedici anni quel giorno
la mia mamma,
le strofe di taverna
le cantò a ninna nanna!
E stringendomi al petto che sapeva
sapeva di mare
giocava alla Madonna
con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco,
o forse per amore
che mi volle chiamare
come nostro signore.
Della sua breve vita, il ricordo,
il ricordo più grosso
e' tutto in questo nome
che io mi porto addosso.
E ancora adesso mentre bestemmio
e bevo vino
per i ladri e le signore
sono Gesù bambino.
01/03/12
4 Marzo 1943
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Annarita cara, grazie per aver ricordato Lucio con un post e con la sua magnifica canzone.
RispondiEliminaSai il titolo di questa canzone che fu cambiato non lo sapevo, saputo ieri attraverso la TV
Grazie al Lucio Dalla e un fiore alla sua memoria.
Ti abbraccio ciao
Un Grande, un autodidatta di raro talento, non conosceva la musica eppure era in grado di suonare benissimo il pianoforte, il clarinetto e anche di dirigere un'orchestra. I grandi non muoiono mai.
RispondiEliminaGrazie per averlo ricordato, cara Annarita.
un caro abbraccio
annamaria
Ricordare il grande Dalla con un post è il minimo, Rosaria. Dobbiamo molto a questo straordinario artista, e grande generosa persona.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Cara Annamaria, Dalla è stato tutto ciò che hai indicato e ,inoltre, la musica sapeva comporla.
RispondiEliminaUn abbraccio
Annarita
Senza dubbio questo è il brano che ricorda il suo esordio. Un grande talento...
RispondiEliminaSenza dubbio, Anna, come indubbio era il suo talento...
RispondiEliminaCara, ti faccio qui i miei auguri per l'8 marzo, che lo sia sempre per noi Donne..tutto l'anno..
RispondiEliminaLucio Dalla ricamava le sue poesie cantandole con gran rispetto nei confronti della donna a volte dissacrata..
Cara riri, ricambio l'augurio sinceramente. Hai perfettamnete ragione su Lucio Dalla: poeta e musicista sensibile, che rispettava le donne come tutti gli esseri viventi.
RispondiEliminaUn caro saluto. A presto!
Mi ricordo che, quand'ero piccola, cantavo sempre la sua "Attenti al lupo" con tanto di ululato finale...
RispondiEliminaAnnarita, grazie per questo post dedicato a questo grande artista... una volta tanto, al posto del silenzio, tante canzoni... le sue.