Scritto in un momento buio, condivido questo mio componimento il primo giorno dell'anno come testimonianza che un seme di certezza si può trovare se si sa ascoltare la propria anima. L'immagine si riferisce ad un olio su tela, da me dipinto.
MIA ANIMA
Mia anima
Priva di obliquità,
L’enigma della vita
Carpire vorresti.
Ma immota rimani
Come fragile vaso
Pieno di nulla.
Chi, cosa
Convincerti potrà
Che ha un senso
La coscienza difendere?
E’ immane fatica
Lasciare la notte
Silente amica.
La tua paura
Lenita non è
Da vani sussurri
Al primo albore.
Mia anima,
Il tuo sterile gemito
Inascoltato risuona.
Avanza la primavera.
Nel fruscio dei sogni,
Un seme di certezza
Forse troverai?
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Come Tramonto Sul Mare D'Agosto
Una Conchiglia Per Te Ho Cercato...
L'Essenza Delle Cose Penetrare Vorrei...
Davanti Al Mare
Sferiche Armonie [Un Acrostico]
Atomi Di Memoria
Bellissima. Anche tu già al lavoro il primo dell'anno la mattina presto!.
RispondiEliminaUn forte abbraccio.
L'anima sempre si fa domande, l'anima non vegeta lei vive, lotta e ama e nei momenti di paura il cuore si affida a lei
RispondiEliminaGuai se avessimo un'anima muta, solo attraverso lei i nostri pensieri prendono forma e forza
Non importa quali siano le strade necessarie che la nostra anima ci chiede di percorrere ma l'importante e saperle percorrere
IL canto della tua anima cara Annarita altro no è, che il sublime richiamo di quel mondo spirituale che tutto chiede ma tanto da a chi sa ascoltarlo Questi tuoi versi è il sublime canto di un’anima in crescita
Dove tante sono le sue domande e ogni domanda da un fremito al cuore, ma un palpito in più e in questi palpiti che ogni paura si trasforma in'attesa della dolce primavera che sempre avanza...
in quel punto interrogativo, in quel seme di speranza, ieri incertezza, oggi, Certezza.
Cara Annarita, mai immagine più adatta potevi scegliere per questi versi su quel nudo leggero aleggia la tua matura anima I momenti bui sono l'essenza della vita, guai se non ci fossero, sono loro che ci permettono quel balzo quantico che trasformerà la nostra vita in bene, quell'unico bene necessario, che è racchiuso in quel seme che ci regala la conoscenza della coscienza la quale ci permette di possedere tra le mani il bene più prezioso, che è la luce della nostra anima e con lei impariamo a parlare e con lei cresciamo.
Non sapevo che sapevi dipingere, complimenti! Come sempre parli di te piano, piano (un'altra tua virtù) e in quel dolce parlare piano che è racchiusa la Vera Annarita con tutta la sua dolcezza e femezza.
Non potevi regalarci un capodanno migliore, dove l’arte unita a all’anima fanno di questo post, una perla di bellezza e di saggezza e di speranza.
Grazie! Buon 2011 a te e famiglia
Un abbraccione, nel quale c'è commozione e gioia.
Sei Unica!
Esprimi bene lo smarrimento di fronte al senso della Vita ... la Forza che comunque si rinnova in Noi e che ci fa andare avanti sempre ...
RispondiEliminaStamane augurandoci gli auguri con mio fratello abbiamo fatto questa considerazione che
il miglior Augurio non è quello che auspica la realizzazione dei sogni o dei desideri quali essi siano ...
ma soprattutto di riscoprire ed apprezzare in tutta la sua portata ciò che già ci appartiene ...
senza aspettare come di solito capita, di capire solo dopo ciò che si è davvero perso.
BUON ANNO :-)
Stupenda ed emozionante. Non ho altre parole. Sono ammutolita.
RispondiEliminaBuon anno, cara Annarita
Arte.
Una sintesi di smarrimento, di confusione...che si fonde con la domanda...con la speranza!
RispondiEliminaE'un inno alla ricerca, alla ripiegamento sulla propria intimità, ma nello stesso tempo esplode la volontà di rinascita, di apertura alla vita....proprio come lo sono i giorni della fine dell'anno e quelli dell'inizio del nuovo percorso...una splendida metafora!
Che dire poi dell'olio sul tela che lo accompagna...una meravigliosa figura femminile che sta aprendosi alla vita...anche qui hai saputo stupirci con la tua multimedialità espressiva...:)
Grazie di esserci e di avermi invitata qui!
france
Sai come si dice, Enrì: chi lavora il primo dell'anno, lavora tutto l'anno...e io ci tengo a lavorare;)
RispondiEliminaUn commento impegnativo il tuo, cara rosaria, e molto bello.
RispondiEliminaMe lo tengo stretto perché viene da te.
Un bacione.
Grazie, Poalo, dell'apprezzamento.
RispondiEliminaConcordo con le tue considerazioni.
Buon Anno anche a te.
No, no, Arte. E' meglio se parli:)
RispondiEliminaBuon Anno anche a te, carissima.
Ti ho invitata, cara France, perché tengo a te.
RispondiEliminaUn bacione:)
La tua bella poesia già in sè contiene , con la "primavera" in vista ed il "seme di speranza", la soluzione allo sbandamento esistenziale. La costruzione è di apprezzabile nitidezza.Il tuo ordine matematico si sa rivestire di una impeccabile e gradevole forma classica.
RispondiEliminaComplimenti.
Sab e Alb
Sabina e Alberto, vi ringrazio del commento e della competente analisi.
RispondiEliminaMa, al di là di questo, è per me una gioia avervi in questo spazio.
Un abbraccio grato.
Trovare la certezza ... poeticamente espressa come "enigma" dell'animo risuona come una forte speranza e un obiettivo fattibile se non altro nelle sensazioni interiori che "emanano" coraggio seppure al "buio" di momenti lunghissimi e interminabili.
RispondiEliminaUna bellissima poesia. Complimenti anche per il dipinto...magnifico.
Buon anno Annarita!
Ciao e buon 2011 con simpatia.
RispondiEliminaI tuoi versi sono molto belli...è difficile a volte la ricerca dell'interezza dell'anima, che sfugge, che sa dar pace, ma anche attimi di cupo sgomento, ma sempre attenta e sensibile..come sicuramente sei tu, anche brava pittrice. Un caro saluto.
Non è che non passi più di qua dal tuo blog, ho solo deciso che devo seguire di più le scienze e da quest' anno anche su "matematicamente"proverò a seguirti, ma la mia passione iniziale è la pittura, è qui il mio campo d' indagine, la mia ricerca.
RispondiEliminaIl tuo bell' olio, è di buona fattura, si nota una linea secca espressionista, molto dura e netta, a questa linea si contrappone una scelta coloristica dolcissima e morbida e poi l' anelito alla conoscenza, all'infinito , dai le spalle al mondo che non ti comprende e ti poni nuda solo alla luce astratta. La tela mi fa vedere un' Annarita il cui successo nella vita : la scuola, i blog, la famiglia, l' arte, Annarita è realizzata in tutti i campi, precisa e competente nelle scienze, passionale e creativa nell' arte e me la immagino amorevole e presente nella famiglia, allora perchè Annarita in fondo è così triste, non lo so, è un qualcosa di congenito, un anelito che è in lei ...forse è stata una bambina indaco, una bimba ed oggi una donna più avanti nel tempo e così non compresa appieno oggi ; ma Annarita è indomita e cerca, cerca l' illuminazione, le verità, ben sapendo però che le verità sono innumerevoli.
Annarità, aldilà delle innegabili tecniche artistiche che hai, il tuo olio,ha l' anima, non è solo tecnica, c'è la tua anima,ha sentimento lo stesso che esprimi nella malinconica ma non sconfitta poesia.
Qui mi trovo in accordo con Paolo: "Esprimi bene lo smarrimento di fronte al senso della Vita ... la Forza che comunque si rinnova in Noi e che ci fa andare avanti sempre .. " soppratutto nell' ultimo verso dove tu cacci con spirito guerriero la malinconia.
Avanza la primavera.
Nel fruscio dei sogni
Troverai forse
Un seme di certezza?
Cara Annarita, esprimere il mio sentire su opere d' arte è per me fonte di divertimento e di arricchimento e quindi ti ringrazio per questi due doni che ho trovato questa mattina nel web.
Non sei affatto male come pittrice. Ci trovo una certa affinità con i macchiaioli, certe atmosfere di pastello, rarefatte. La trasposizione figurativa di sentimenti interiori rischia sempre di apparire stereotipata e ferma, se non si attenuano le forme e i confini, se non si dà alla figura la possibilità di esprimere più di quello che il linguaggio delle forme direbbe. Tu ci sei riuscita. E' l'atmosfera, è la composizione cromatica a descrivere lo stato d'animo, l'aspettativa, scavando all'interno dell'osservatore, facendo emergere la sua esperienza personale e la sua intimità.
RispondiEliminaQuanto alle tue poesie, già te lo dissi, sono piccole equazioni, stringati lampi, somme di haiku: ecco, le tue poesie sono somme algebriche di haiku tematici. Seppure correlate, le strofe sono indipendenti le une dalle altre e ognuna contiene il seme di tutto il componimento. C'è inoltre una particolarità: sovente il posizionamento del verbo è al termine della frase. Anteporre l'oggetto (o l'aggettivo) al verbo aumenta l'efficacia della comunicazione, ed è il modo preferito di chi deve mimare un testo a gesti. (M. Nespor, A. Langus, Cognitive psychology). E questo tu fai: tendi ad aumentare il tasso di comunicatività, anche riducendo all'osso la quantità delle parole. Lo scopo, nella mia opinione, ricalca quello che vedo nei tuoi quadri: è attraverso pochi versi che si riesce ad esprimere il massimo coinvolgimento emotivo, in virtù di una connotazione forte (tecnica del vero in finale) e di una scelta dei termini, evocativa più che definitiva, lasciando l'onere al lettore di completare il portato affettivo con la sua esperienza personale.
Cara Miryam, ancora Buon Anno anche a te e grazie di essere passata a commentare.
RispondiEliminaUn caro saluto.
annarita
riri, simpatia ricambiata!:)
RispondiEliminaConcordo con le tue riflessioni, ringraziandoti di aver commentato.
Un salutone.
annarita
Cara teo, sei ha ideciso di seguire anche Matem@ticaMente, facci un salto perché l'ultimo post ha a che fare in qualche misura con l'arte digitale.
RispondiEliminaSe sono stata una bambina indaco, non saprei dirti...la teoria di The Indigo Children è molto controversa e non accettata dalla comunità scientifica internazionale per la mancanza di prove empiriche. Sicuramente sono stata una bambina un po' fuori dagli schemi e ribelle all'autorità.
Ho molto apprezzato le tue considerazioni sul dipinto.
Un caro saluto.
annarita
Paolo, la tua analisi del dipinto e della poesia mi hanno fatto acquisire elementi di riflessione su entrambi.
RispondiEliminaGrazie.
E' vero che "ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante"!Quando questa,però,talvolta, perde la rotta, forse durante una tempesta, e non ritrova più un punto di riferimento nello sconfinato mare d'inverno, in un'oscurità,in cui è difficile trovare uno spiraglio di luce, il pensiero e il sentimento sono di poco aiuto. Vorrebbe trovare la via d'uscita dalla paura dell'ignoto,la povera anima, ma nulla può aiutarla e l'unica "amica silente" è l'oscurità della notte.
RispondiEliminaNeanche le prime luci dell'alba riescono ad alleviare l'anima impaurita, che geme inascoltata e alla deriva.
La speranza di trovare "un seme di certezza", che l'aiuti a venir fuori dall'oscurità dell'ignoto, è nell'arrivo della primavera, stagione della rinascita, vestita di speranza e di sogni, di cui si ode "il fruscio" al suo passare...
Il mio professore di Liceo, nel giudizio di un mio compito in classe sul Foscolo scrisse: "Tu leggi tra le righe del poeta". Mi auguro che sia così!
Perchè se ho veramente "letto", carissima Annarita,tra le righe della tua bellissima poesia,allora io ho visto questa tua anima, senza veli, come la splendida immagine del tuo bellissimo dipinto,fragile e smarrita, svestita di quella sicurezza, che solo la certezza della verità, qualunque essa sia, può dare.
Sei straordinaria, amica mia,
ti auguro che ogni tuo desiderio e ogni tuo progetto si realizzino nel migliore dei modi e che tu possa essere sempre felice!
Ti ringrazio di aver condiviso con noi questo tuo gioiello, uno splendido regalo per il nuovo anno.Per una volta voglio pormi in perfetta antitesi col grande Robert Musil, dicendo che sei "la donna con tutte le qualità".
Un grazie ed un abbraccio immensi,
maria I.
Mi sono "sentita" molto in questa poesia... forse ci si sente chiunque abbia attraversato delle difficoltà, quale che ne sia l'origine... Forse perchè, in fin dei conti, dopo il gelo dell'inverno, si spera sempre nell'arrivo di una primavera...
RispondiEliminaPAsolini diceva riferito all'anima che bisogna essere molto forti per amare la solitudine. Ma essa vi è necessaria. Già per capire, per amare, per andare oltre.
RispondiEliminaPS: mi sono iscritta tra i tuoi sostenitori se ti va.
Ivonne
Il mio professore di Liceo, nel giudizio di un mio compito in classe sul Foscolo scrisse: "Tu leggi tra le righe del poeta". Mi auguro che sia così!
RispondiEliminaIl tuo professore aveva ragione, cara Maria. Hai letto bene tra le righe anche questa volta.
Un bacione. Grazie.
Mi sono "sentita" molto in questa poesia... forse ci si sente chiunque abbia attraversato delle difficoltà, quale che ne sia l'origine...
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Veggie.
Un caro saluto.
Benvenuta, Ivonne. Certo che mi va. Grazie del commento.
RispondiEliminaA presto.
annarita
Ma che brava, Proooffff., che poesia stupenda, che sentimento...e che bel dipinto! L'ho detto e lo ripeto: Prof, sei un mitooooo!!!! Complimenti e grazie per questo meraviglioso regalo!
RispondiEliminaCiao ciao,
Lisetta
Bellissima, sono rimasta affascinata dalla profondità dei versi e dall'eleganza del lessico. L'interiorità è un mistero e muta attraverso le sensazioni: a seconda delle esperienze cambia veste. Tu, cara Annarita, hai dato un volto all'anima sofferente e al tempo stesso le hai dato una speranza di rinnovamento.
RispondiEliminaIl dipinto è bellissimo, non sapevo sapessi anche dipingere, complimenti per ogni cosa.
Buon inizio del nuovo anno.
bacioni
annamaria
Lisetta, sei riuscita ad arrivare qui? Grazie del commento, cara. Sono lieta del tuo gradimento.
RispondiEliminaBacino:)
Grazie del commento, cara Annmaria.
RispondiEliminaBuon Anno anche a te.
Un abbraccio.
Un altro Anno se ne va
RispondiEliminaUn altro che hai compiuto
in cui hai costruito
giorno dopo giorno
mattone dopo mattone
Per coltivare il tuo sogno
e con fortuna e capacità
Credici ancora
perché hai un Nuovo Anno
magari...
Si realizzerà
Tanti Auguri di Buon Anno.
Un caro saluto, verrò domani a leggere tutte le tue poesie, oggi devo prepararmi....sono una befana nè? :-)
RispondiElimina@ingUgodiperso: ricambio gli auguri. Grazie.
RispondiEliminaCara Annarita, ho già avuto modo di apprezzare la tua profonda capacità di indagare sentimenti ed emozioni, che sai portare alla luce con intensità e delicatezza.In quest'ultima poesia però emerge una tonalità nuova, più scura e introspettiva, che nell'iterazione del verso "mia anima" rivela un accorato bisogno di sostegno e chiarezza che sappia fugare dubbi e paure che ti hanno assillato in un momento particolare della vita e attraverso il quale interpreti i sentimenti di ognuno di noi.
RispondiEliminaNella domanda finale è già racchiusa la risposta: l'appello che hai rivolto alla tua anima è stato raccolto, come a dire che hai dentro di te tutto l'occorrente per affrontare ogni situazione, anche la più spinosa.
Ammiro molto il tuo dipinto che si accosta sorprendentemente ad una mia preferenza per questo tipo di prospettiva. L'enigma di te stessa rimane tale agli altri mentre tu vai scoprendo sempre nuove sicurezze ed aperture al mondo.
La tua versatilità non è un modo per dimostrare agli altri il tuo valore, ma la porta attraverso la quale assorbi la ricchezza delle cose e la trasmetti sotto forma di arte.
Ti auguro un sereno 2011 nel quale tu possa apprezzare con la stessa radiosa fermezza la splendente bellezza del sole così come il turbamento della sua eclissi.
un abbraccio affettuoso.
Fiore
Cara riri, fai con calma. Comprendo quanto sia impegnativo essere "Befana".
RispondiEliminaUn caro saluto.
annarita
Non finirai mai di stupire, cara Annarita.
RispondiEliminaI tuoi versi, così lineari ma densi di significato, rivelano esitazione e perplessità di fronte alle difficoltà, ma allo stesso tempo determinazione a rimanere fermi per ascoltarsi. L'anima bambina senza difese e schermi, come la splendente fanciulla alla finestra, trae forza dalla consapevolezza della propria fragilità e trova dentro di sé un seme di certezza per affacciarsi curiosa alla vita, fiorire e maturare anche grazie alle enigmatiche prove della vita e rinnovarsi con nuovi sogni e speranze.
Ti auguro di cuore un sereno 2011. Un abbraccio
Maria (skip)
Il dipinto di Annarita Ruberto non sembra aver titolo se non attraverso una sua poesia. Arcana ragione è un bagliore del dipinto che si irradia accanto ad una nuda figura femminile “ritratta” di spalle. Ritratta più che dipinta, perché l'immagine sembra più una foto, a ragione del bagliore che dà l'impressione, appunto, di uno sparo di luce del flash di una supposta macchina fotografica.
RispondiEliminaMa si può esprimere una più piccola impressione limitandola al dipinto o alla poesia di Annarita, senza far torto ad uno dei due soggetti? Se L'autrice ha ritenuto di presentarli come se fosse una coppia di amabili sposi invitati ad una festa, è la loro unità, intravista in modo complementare, che deve essere oggetto di attenzione. Come a immaginare che ci sia un dialogo fra dipinto e poesia fatto di peculiari e intense vibrazioni di colori e parole. Dove ha luogo questo scambio intimo e capire ogni cosa?...Perché è qui che l'artista Annarita Ruberto ci vuol condurre quasi per mano.
Ella ci mostra la stella e ci dice seguitemi e vedrete. Ed è quel bagliore che sembra appunto rispondere al posto dell'anima cui Annarita si rivolge. La stella è davvero prodigiosa perché ha il potere di chetare i moti ravvisati nei versi della poesia. Annarita le si rivolge e dice «Mia anima» e la stella nel suo rassicurante splendore è come se facesse pressione sull'articolazione del ginocchio della donna nuda che è in fondo il suo corpo, chiedendole di inginocchiarsi.
In quell'astro di luce l'anima si sente legata all'Anima Universale ed è qui che ella rivela la sua «obliquità» e partecipe del'«Mistero della Vita». Nondimeno, finché non si veste dei panni terreni e se ne impregna, colmando il suo «fragile vaso pieno di nulla», il rientro non le è concesso. Questo è lo scopo che le spetta incarnandosi in un corpo umano, quello di Annarita temporale.
Tuttavia è troppo importante mantenere sigillato il real segreto, giusto al riparo dell'astro simile all'aureola sul capo dei santi, altrimenti non si spiegano tutte le perplessità, angosce e paure dell'apparente monologo della poesia. Ed allora vista dal di fuori, quella stella bianca crinita del quadro è come un enorme occhio che è rivolta all'osservatore, e prima d'altro dentro un'altra Annarita, quella razionale, incredula, la matematica in lei, che non vede riflessa la sua anima, sé stessa, bensì un altro quadro con lo stesso soggetto ed un altro sparo di luce. È l'illusione che regna. E così la vedono altri osservatori.
È troppo intensa la luce bianca per facilitare la lettura dell'insieme ed è a causa di ciò che Annarita sembra disorientata, eppure è la sua volontà che ha concorso a disporre l'astro di luce. Chissà, nella sua innocenza, ha pensato ad una cometa per farsi condurre alla culla di un Redentore della sua anima che ha incertamente vista conturbata, piena di ombre. L'ambiguità del segno, ipotizzato come un occhio che guarda lei e altri osservatori estranei, desta a ingrovigliati pensieri: sulla «coscienza», sulla «fatica», sulla «paura», ma infine «Avanza la primavera» che farà germogliare la speranza.
Tutto si incentra su quell'artificio del bagliore-sparo di rimbalzo di luce bianca della tua pittura ad olio. Ho letto i tanti interventi a questo tuo componimento ma nessuno dei convenuti ne ha fatto menzione, anche se ce l'hai messa tutta cara Annarita – ho pensato – nel ricorrere a questo artificio che è come se fosse la tua firma, la prova della verità. Avevi quasi spalancato la porta di casa tua, ma nessuno vi è entrato. E, di certo, ti aspettavi delle domande in proposito.
Gaetano
Cara Fiorella, ti ringrazio del sensibile commento. Mi ha dato gioia la tua presenza qui.
RispondiEliminaAncora un felice 2011.
Un abbraccio.
annarita
Cara Maria, ringrazio anche te di essere venuta a trovarmi e a leggere la poesia.
RispondiEliminaTi rinnovo l'augurio di uno splendido 2011.
Un abbraccio.
"E, di certo, ti aspettavi delle domande in proposito."
RispondiEliminaNo caro Gaetano. ciascuno di noi si pronuncia su ciò che lo ha colpito in particolare. Nell'imprevedibilità è il bello dell'interazione e dello scambio.
Ho molto apprezzato il tuo commento.
Abbracci.
cara Annarita,il tuo dipinto, mi ha emozionato, è delicato, ma nello stesso tempo pieno di vita, lì, forse c'è la tua anima, si sente e si vede, nelle linee, precise e nei teneri colori.
RispondiEliminaLa forza del rinnovamento è già dentro di te, e anche la voglia di conoscerla. E' come tu dici, la primavera prima o poi arriverà. I tuoi versi, mi hanno fatto capire, che dopo la solitudine, viene sempre la luce, come poi è nel tuo dipinto. meraviglioso. ciaooo cuginetta, un abbraccio che si sente nei tuoi versi, è il preludio, di una nuova, nascita. Ciaoooo, cara cuginetta.
Stupende entrambe, poesia e dipinto..un tocco magico della tua mano fatata:-)L'ho letta a Rosy ed eccomi...
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